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A riascoltare oggi le parole di Sami Khedira dopo la mancata qualificazione dell’Italia ai Mondiali, potrebbe scappare una risata amarissima. “Ho inviato un messaggio a Buffon”, sentenziava il nazionale tedesco pochi giorni fa: “Voglio aiutare a fargli vincere l’unico trofeo che gli manca, la Champions League”. Belle parole. Peccato che, esaurito il fiato, rimanga una realtà decisamente più preoccupante per il capitano della Juventus.

INVISIBILE - Breve riassunto della partita di Khedira contro la Sampdoria: 39 passaggi (solo Higuain, tra i giocatori rimasti in campo per 90 minuti, ne ha effettuati di meno), un tiro fuori dallo specchio e nessun tackle. Praticamente invisibile nel primo tempo, palesatosi a tratti nella trequarti avversaria nella ripresa, con tanto di cartellino giallo per fallo tattico su Ramirez. Per il resto, sulla mediana della Juve correva questo pomeriggio un tedesco troppo molle per essere vero. La tripletta all’Udinese è stato l’inganno, il fumo negli occhi di una dirigenza che adesso - oggi più che mai - ha l’urgenza di cercare alternative per un centrocampo ballerino. Che non sta a significare la mancanza di leader morali, quanto di campioni sotto il profilo tecnico. Perché di parole, il mondo bianconero, ne ha vissute fin troppe: persino da parte del trentenne di Stoccarda.

MANI IN ALTO - Sì: anche oggi, Khedira ha detto la sua. Peccato che non l’abbia fatto in mixed zone, bensì in campo, sbraitando in direzione dell’arbitro mentre Quagliarella serviva indisturbato l’assist per il 3-0 della Sampdoria a firma di Ferrari. Un atteggiamento incomprensibile, a maggior ragione se messo in atto da chi conta ben 15 titoli nel proprio palmarés, tra cui una Coppa del Mondo con la Germania e una Champions League con il Real Madrid. Già, la Coppa: si torna sempre sull’argomento spinoso, sull'obiettivo sfuggito recentemente per ben due volte all’ultimo step. Come se, per questo unico motivo, la Juve dovesse sentirsi già in finale, con il trofeo ancora a un passo. Ma le parole, per trasformarsi in successi, devono essere assistite da prestazioni all’altezza. Quelle, sì, stanno mancando terribilmente in casa bianconera. Aiutare Buffon a vincere la Champions? Impossibile, se si alzano le mani al cielo nel momento del bisogno. Così facendo, a Gigi al massimo si può "regalare" il peggiore addio: uno senza trofei...

@mcarapex