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L’occasione persa che poteva rappresentare il match point per il primo titolo stagionale è ormai in archivio: la Juventus, rimasta a Roma dopo la sconfitta contro i giallorossi in campionato, è già focalizzata sulla finale di Coppa Italia. La sfida alla Lazio, in programma mercoledì sera, rivestirà in questo senso ben più di un significato per Max Allegri e i suoi. In una serata che potrebbe regalare al tecnico il suo sesto trofeo in tre stagioni sulla panchina della Juve, il match con i biancocelesti di Simone Inzaghi rappresenta lo snodo più importante dell’anno per i campioni d’Italia in carica. I motivi? Ce ne sono almeno dieci.

VINCERE AIUTA A VINCERE - Lazio come anticamera del Crotone, a sua volta anticamera del Real Madrid. I due punti in campionato nelle ultime tre partite disputate hanno scosso leggermente le ambizioni di una squadra reduce dalla doppia vittoria contro il Monaco e l’approdo alla finale di Champions League. Un successo (magari convincente) contro la Lazio inietterebbe la giusta fiducia in vista dei prossimi match decisivi.

LEGGENDA - Esattamente come il sesto scudetto, la terza Coppa Italia consecutiva sarebbe un unicum nella storia del calcio italiano. Per scrivere le pagine conclusive di una stagione da record, l’inchiostro è anche lì, sul rettangolo di gioco dello stadio Olimpico.

REAZIONE - Il 3-1 subito dalla Roma, quando lo spumante era pronto per essere strappato, è uno schiaffo da cancellare immediatamente. Con la Coppa Italia fra le mani, il gol di Nainggolan resterebbe poco meno di un ricordo sbiadito.

RISERVE - Inutile nascondersi: la sconfitta con i giallorossi ha messo in luce alcuni problemi di “lunghezza” della panchina bianconera. Il turnover spregiudicato di Allegri, unito alla brutta prestazione di alcuni titolarissimi, ha evidenziato una presunta mancanza di riserve adeguate proprio nel momento più caldo della stagione. Soprattutto a centrocampo, dove mercoledì mancheranno Khedira (infortunato) e Pjanic (squalificato), i panchinari avranno una nuova chance di brillare. E candidarsi, chissà, per la festa scudetto.

LOTITO - La rivalità politica tra il presidente della Lazio e Andrea Agnelli è ormai nota. Dalla vittoria di Tavecchio alle elezioni Figc del 2014, contro le preferenze del numero uno bianconero, fino all’appoggio di Agnelli per lo stesso Tavecchio due mesi fa. “Ha espresso la volontà di smarcarsi da tutor invasivi”, dichiarò AA all’inizio della stagione, manifestando fin da subito la volontà che il presidente federale si svincolasse da Lotito. Mercoledì potrebbe arrivare un altro smacco per il patron laziale: stavolta prettamente sportivo.

INCASSO - La Coppa Italia sta vivendo nelle ultime stagioni un incremento notevole del proprio giro d’affari: l’incasso per la finalista vincente supererà gli 8 milioni di euro, a cui si aggiungeranno gli introiti per la partecipazione alla prossima Supercoppa italiana (4 milioni). Un bottino da non lasciarsi scappare.

TRASFERTA - Soltanto cinque punti nelle partite in trasferta contro le prime otto squadre del campionato sono un dato che deve far riflettere. La supremazia della Juve allo Stadium deve trovare corrispondenza anche fuori casa. All’Olimpico, dove - a prescindere dalle sentenze del tabellone - sarà la Lazio a giocare fra le mura amiche, i bianconeri lotteranno anche contro questo tabù stagionale.

MESSAGGIO A KEITA - E’ uno degli obiettivi principali della Juve per l’attacco: Keita Balde ha già visto esultare i bianconeri sia nella finale di Coppa Italia di due stagioni fa, sia nella successiva Supercoppa italiana (stesso risultato era peraltro arrivato nella finale di Supercoppa Primavera del 2013). Chissà che, in caso di nuova sconfitta, il talento senegalese non decida di saltare una volta per tutte il fosso.

RITROVARE  DYBALA - Escluso dalla lista dei titolari contro la Roma, la Joya è il bianconero che forse più di tutti ha bisogno di ritrovarsi. Il gol manca dal match contro il Genoa del 23 aprile e alla Lazio ha già siglato 5 reti da quando veste la maglia della Juve: se non è un segnale questo…

TRIPLETE - Un termine proibito negli ambienti bianconeri, com’è ovvio. Eppure, scaramanzia a parte, essere l’unica squadra in Europa in corsa per tutti gli obiettivi pone la Juve in una posizione privilegiata. Adesso, dopo aver seminato, bisogna raccogliere.

@mcarapex