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L'inchiesta della Procura di Torino che riguarda presunti contatti e favori tra esponenti della malavita organizzata nella curva della Juventus e alcuni dirigenti bianconeri è arrivata ieri di fronte al 9° Comitato dell'Antimafia presieduto da Marco Di Lello che, questa mattina, compare su Tuttosport con un'intervista molto interessante che sottolinea come i rapporti torbidi tra società e una certa parte poco limpida di tifo non sia un problema che affligge solo i bianconeri.

Che idea si è fatto?
"E' stato ampiamente spiegato come la Juventus non abbia commesso nessun reato, ma credo che non sia una delle pagine più esaltanti della gloriosa storia del club, considerata l'esistenza di relazioni con certi soggetti. Ho fatto una battuta: non c'è né bianco né nero, ma una zona grigia che andrebbe cancellata. Attenzione a non strumentalizzare però, la situazione deve essere approfondita."

In che senso?
"A Torino c'è stata un'indagine che ha messo in evidenza relazioni che non possono essere una prerogativa solo della Juventus di Torino."

Quindi?
"Quindi noi sentiremo presto il Catania e poi anche il Napoli. Andremo avanti, approfondiremo su tutti i fronti perché il calcio e le curve devono ripulirsi da certe relazioni con la criminalità, poco importa che sia organizzata o meno. Penso al fenomeno del bagarinaggio: è odioso di per sé ma se serve per finanziare le mafie allora diventa intollerabile. L'obiettivo è quello di riportare il calcio a misura di famiglia. Perché, per esempio, il rugby ci è riuscito? Mi aspetto questo senso di collaborazione.

Da parte di chi?
"Lega, FIGC e presidenti. 

I club sono vittime dei ricatti ultrà e qualche volta lamentano una tutela non adeguata da parte delle forze dell'ordine...
"Personalmente sono molto grato del lavoro delle forze dell'ordine che, proprio nel decennale della morte di Raciti, hanno tutta la mia solidarietà per gli orrendi striscioni apparsi persino in Germania. Detto ciò, se i presidenti hanno idee e contributi particolari per migliorare la situazione siamo pronti ad ascoltarli. L'idea è anche di arrivare a una normativa più efficace."