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Luigi di Biagio, attuale allenatore della Nazionale italiana, ha parlato in esclusiva a Il sabato della DS, programma in onda questa sera alle ore 23 su Rai Due. Questa un'anticipazione delle sue parole:

BUFFON - "Io non sto facendo nessun favore a Buffon. Buffon mi serve in campo, perché è un grande portiere. Poi se non dovesse giocare mi servirà per quello che rappresenta fuori dal campo. I giocatori non sono tutti uguali. L'allenatore che dice che i giocatori sono tutti uguali non dice la verità. E Buffon non è uno come gli altri".

BALOTELLI - "Ero a Nizza qualche giorni fa per vederlo. Sta facendo tanti gol, sta facendo bene. Se lo convocherò? Vediamo. Per essere convocati non contano solo i gol: contano quelli, più le prestazioni e il comportamento. Lui è sotto la lente di ingrandimento. Lo stiamo seguendo".

VERRATTI - "E’ uno dei più forti del calcio italiano. Da lui ci si aspetta sempre qualcosa di più e per questo viene giudicato sempre in maniera molto seria. E’ un patrimonio del calcio italiano: va tutelato. Voi da fuori, noi da dentro dobbiamo assecondarlo e aiutarlo. Spero che da marzo riuscirò a farlo giocare bene. Anche in maniera diversa? Vedremo".

MONDIALI - "La mia missione è quella di ridare entusiasmo a un movimento, a una nazione che dopo quanto accaduto è ovvio sia depressa. Ho visto le lacrime dei calciatori, io so cosa significa. La mia storia è fatta anche di lacrime, so cosa significa. Capiremo a giugno cosa significa non andare al mondiale".

LOTTA SCUDETTO - "La Juventus ha la capacità di arrivare fino in fondo in Champions League: col Tottenham è riuscita a restare in partita e a colpire nel momento giusto. Il Napoli mi piace da morire. Per il calcio che fa, come gioca nell'insieme, i movimenti in campo. Non è possibile che una Nazionale giochi come il Napoli, non c'è il tempo per fare quel tipo di lavoro".