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Doveva essere la gara della rinascita, invece, alla Juve, il derby Primavera lascia gli stessi dubbi e le stesse problematiche viste nelle altre gare. Vince il Toro e vince con merito, con un rosso che ha sicuramente inciso, ma che non influisce sulle sensazioni che la squadra ha trasmesso nel corso della gara. Senza la doccia anticipata per Kameraj, probabilmente, la gara si sarebbe diretta verso uno statico 0-0. Comunque non il risultato di cui la compagine bianconera aveva bisogno oggi. Doveroso, quindi, provare a capire cosa non va, accendendo i riflettori sugli aspetti da sistemare presto e ad ogni costo. Sottolineando che, nel settore giovanile della Vecchia Signora, questa Primavera in difficoltà è una nota stonata. L'unica.

SENZ'ANIMA - Prima e dopo il rosso, prima e dopo lo svantaggio, la Juve non ha mai cambiato faccia. Mai cattiva, mai veramente padrona e famelica come i colori bianconeri impongono di essere. Dal Canto, nel post gara, ha sottolineato le difficoltà di reggere una pressione simile, con una frase dal grande significato: "A volte dobbiamo toglierci questa maglia". Un'affermazione che fa capire le difficoltà di un gruppo che non riesce a rialzarsi e a competere con quello che dovrebbe essere. Difendere i colori bianconeri, però, significa anche fare i conti con questa pressione, farla propria e trasformarla in un vantaggio. Altrimenti la stagione continuerà a essere davvero difficile. E una Juve così inerme in un derby, con poche idee e poca fame, non è uno spettacolo comune. Al netto di assenze importanti che non possono comunque essere un alibi quando il film è sempre lo stesso.Tra l'altro, anche dal punto di vista delle individualità, a oggi, nessuno si prende il centro del palco.

ANOMALIA - Sia chiaro, non si tratta di un processo al settore giovanile della Juve. La Primavera così in difficoltà, infatti, è in tutto e per tutto un'anomalia in un momento in cui le Under piacciono e vincono. L'Under 15 è campione d'Italia e il gruppo, ora confluito nell'Under 16, è rimasto solido e vincente. L'Under 17 vince, esibisce talenti ed è in testa al suo girone, raccogliendo consensi per risultati e gioco espresso. Discorso che vale anche per la nuova Under 15, sempre sapientemente guidata da Bovo. La Primavera resta la nota stonata, da raddrizzare il prima possibile.