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Serenità, pazienza e tranquillità. Sono questi gli ingredienti della ricetta di Massimiliano Allegri, che punta a recuperare De Sciglio il prima possibile. Attenzione, non si parla di un recupero fisico, ormai prossimo, visto che contro lo Sporting Lisbona è in vantaggio su tutti per una maglia da titolare, ma di quello mentale. In questa stagione, nella sua nuova avventura in bianconero, ha avuto modo di giocare appena 75' minuti, prima dell'infortunio: una lesione parziale a livello dell'articolazione tibio-peroneale inferiore. Sufficienti ai tifosi della Juve per vedere entrambe le facce della medaglia De Sciglio. Quali? Eccole!

IL CATTIVO - No, non si parla di Bad Boy, ma di un rendimento molto al di sotto delle prime aspettative, dovuto ad un'involuzione generata e alimentatasi nella pressione. Gli ultimi mesi al Milan lo hanno segnato dal punto di vista emotivo, con quella rissa sfiorata fuori da San Siro, e una serie di critiche durissime. Tanto, che il suo arrivo in casa bianconera non è stato accolto con i migliori elogi, e la sua prima presenza è macchiata da un errore pesante sul gol di Murgia in finale di Supercoppa Italiana.

L'OLTRECONFINE - Ma il secondo spezzone, quello contro il Barcellona al Campo Nou, apre tutto un altro scenario. Un bell'impatto, deciso e tosto, prima di cadere vittima dell'infortunio, ma comunque da ricordare per personalità. Testa alta come nei primi tempi, come all'Europeo, come spesso fuori dall'Italia. Un volto diverso, più sereno se oltre il nostro confine. E persino gli scettisci iniziano a ricredersi, o quantomeno si aspettano qualcosa. Qualcuno addirittura lo invoca, ci spera, perchè in Champions La situazione terzino destro è tutt'altro che semplice: è un uomo di Allegri, che lui può fare ritrovare, così da essere ossigeno anche per la Juve. Fuori dall'Italia, dove più serve, dove può essere lui.