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Dall’abbraccio fra capitani con Gianluigi Buffon all’episodio contestato che ha deciso Juventus-Milan: quella di Mattia De Sciglio, col senno di poi, non poteva proprio essere una partita normale. Il terzino, impiegato ieri sulla fascia sinistra da Vincenzo Montella, ha vissuto una delle serate più difficili della stagione. Impegnato spesso e volentieri a neutralizzare le scorribande di Dani Alves nel primo tempo, puntato costantemente da un super Dybala nella ripresa, il numero 2 rossonero si è poi trovato nel posto sbagliato al momento sbagliatissimo sul cross di Lichtsteiner a pochi secondi dal fischio finale. Poco importa qui discutere sulla correttezza della decisione dell’arbitro Massa, deciso ad assegnare il rigore alla Juve per fallo di mano del difensore: ciò che a molti è sfuggito è che De Sciglio, paradossalmente, è stato forse il giocatore milanista meno rabbioso nelle lamentele verso il direttore di gara. Un comportamento da vero capitano, che tuttavia non può che far tornare alla mente lo storico interesse della Juve nei suoi confronti.

MAI UNA LAMENTELA - E’ vero, vedere De Sciglio perdere la pazienza non è un evento comune. Il classe ’92 si è sempre distinto per la propria calma, oltre che per una certa riservatezza fuori dai campi. Niente immagini o dichiarazioni shock sbandierate sui social, insomma (comportamento evidente anche nel rapporto con la fidanzata Giulia, molto lontano dalle luci dello show business): Mattia preferisce la tranquillità di casa propria agli eccessi della vita mondana e non è il classico calciatore che ama far parlare di sé. Un’umiltà e una professionalità che hanno convinto anche la Juventus, da tempo intenzionata a portarlo a Torino. Il primo sponsor di un De Sciglio bianconero è, ovviamente, l’uomo che lo ha lanciato in prima squadra nel 2011: Massimiliano Allegri. E’ ancora impresso nella memoria dei tifosi il labiale del tecnico dopo l’ultima finale di Coppa Italia: “Tra poco ti porto a Torino”, sembrava aver detto Max abbracciando il suo ex giocatore. Ma da Corso Galileo Ferraris l’assalto per il terzino rossonero è in programma a prescindere dal futuro di Allegri sulla panchina, sempre più lontano dall’ipotesi di una permanenza anche nella prossima stagione.

IL RINNOVO CHE NON C'E' - A favorire l’addio di De Sciglio dal club in cui è cresciuto c’è il contratto, in scadenza nel 2018, e una trattativa per il rinnovo che si è ormai arenata. Ad esplicare la situazione ci ha pensato l’agente del giocatore Giovanni Branchini, che solo due settimane fa definiva il futuro di Mattia in rossonero “difficile”. Aggiungendo poi: “Voi sapere quale sia la vera società al Milan? Io no”. Tanti indizi che fanno una prova, rafforzata dalla volontà da parte della Juve di assicurarsi un giocatore duttile, in grado di ricoprire la posizione di esterno su entrambe le fasce. Una pedina fondamentale, per dare nuova linfa ad un ruolo che vedrà nei problemi anagrafici di Lichtsteiner e Dani Alves e nella ricerca di un’alternativa ad Alex Sandro i veri problemi da risolvere nella prossima estate. Quando ormai le lamentele post Juve-Milan, si spera, saranno acqua passata. Non quelle di De Sciglio, però, che semplicemente non ci sono mai state.

Secondo voi è De Sciglio il colpo giusto per rinforzare la difesa bianconera? Lasciate un commento qui. 

@mcarapex