Il commento anche sull'atmosfera: "È stato un momento quasi assurdo da associare a una partita di calcio perché c'era un'atmosfera funebre eppure non è morto nessuno. Ma ci sono dei momenti che segnano le nostre vite, oltre che le nostre carriere. Io tra Under 21 e Nazionale vagabondo per Coverciano e il mondo con questa maglia addosso, togliermi questa maglia per l'ultima volta mi ha fatto male. Però ripeto non potrei essere più orgoglioso dei miei compagni. Si ripartirà alla grande, perché il materiale c'è".
Abbiamo l'abitudine di fare riscaldamento tre per volta con cambi ogni cinque minuti. Io in quel momento ho detto che dovevamo vincere e fare gol e bisognava mandare gli attaccanti a scaldarsi. Era giusto un discorso tattico, forse non stava a me dirlo, ma spero non si sia visto niente di così brutto. Volevo giocare? Sì, ma volevo soprattutto passare.