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Per motivi di ordine pubblico, il settore ospiti dello stadio San Paolo con ogni probabilità verrà chiuso. Se questo dovesse servire per evitare scontri, ben venga. Ma questa scelta del Prefetto dovrebbe arrivare in seguito a una sanzione punitiva per delle responsabilità oggettive in casi precedenti dei tifosi in questione. Quelli bianconeri, se si parla di Juve ovviamente. Prevenire è meglio che curare, vitale che sia così non solo giusto o importante. Però...

 

C'è un però, grande come uno stadio. Perché non si puniscono così i veri responsabili, che al contrario continuano ad alzare il volume della pressione di una pentola che già fischia quando mancano due settimane alla doppia sfida, che è bene ricordarlo, dovrebbe essere solo riferita al campo di calcio. Perché coloro che stanno pagando, in questo caso, sono anche le vittime. Ultimo esempio: il pullman speronato e aggredito non più tardi di domenica pomeriggio, aveva a bordo i tifosi della Juve. Gli aggressori sono stati identificati in una ventina scarsa di delinquenti ultrà del Napoli. Che, per fortuna, non possono rappresentare la tifoseria partenopea. Ad essere puniti, alla fine, saranno quindi quegli stessi tifosi della Juve che pure hanno subito la violenza così come tutti gli altri sostenitori bianconeri. Ad essere punita sarà quindi la Juve tutta, che sempre ha cercato di parlare solo ed esclusivamente di calcio.

 

Meriterebbe invece una sanzione il Napoli, per aver dato il la a questa atmosfera di odio e violenza. Sarri in questo clima da 'chiagne e fotte' ci sguazza alla grande, ma in fondo che almeno gli si lasci la possibilità di lamentarsi visto che trofei in bacheca difficilmente ne posizionerà. Va fermato, subito invece, chi dietro questo clima ha apposto una firma chiara e indiscutibile, quella che porta alla responsabilità oggettiva di Aurelio de Laurentiis, scellerato presidente di una società nobile con tanti tifosi altrettanto meravigliosi. Da questa estate, da quando Higuain è passato alla Juve, non ha fatto altro che alimentare odio e rancori, per nascondere i limiti di una presidenza poco lungimirante e focalizzata solo sul tutto e subito. Dove per tutto si intendono maxi-plusvalenze di certo non risultati da eterno piazzato: come se non avesse incassato novanta (no-van-ta) milioni per Higuain, ad esempio. Arrivando alle ultime folli e pericolose dichiarazioni che stravolgono la realtà, incitano alla violenza e distolgono ovviamente l'attenzione dai propri errori. Lui sì, meriterebbe il Daspo. Lui sì, meriterebbe uno stadio vuoto. Lui, non il Napoli e la sua tifoseria, quella sana. Non sicuramente la Juve.
 

Non arriverà, anzi. De Laurentiis continuerà a fare il suo pericoloso e grave gioco. Ci piacerebbe essere smentiti, ci sarebbe piaciuto sentirlo condannare apertamente i fatti di domenica. Ma forse po li avrebbe giustificati, come capitato con l'intimidazione al collega Malfitano della Gazzetta dello Sport. Come a dire: 'Non siamo noi a essere violenti, siete voi che siete juventini'. Paradossale, guardando i precedenti: forse è meglio che stia zitto...