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Dalla Sampdoria alla Sampdoria. Sembrano passati ben più di cinque mesi da quel delirante pomeriggio allo stadio Marassi di Genova. Era il 19 novembre e la Juventus toccava il punto più basso della sua stagione, lontana parente di quella che, soltanto qualche mese prima, aveva sfiorato il Triplete nella maledetta notte di Cardiff. Dalla Sampdoria alla Sampdoria è cambiato tutto, in campo e fuori, per la squadra di Massimiliano Allegri.

DALL'INCUBO AL SOGNO - Preoccupante il crollo di quella Juventus, pur contro una Sampdoria in grado di grandissime prestazioni tra le mura amiche fino ad allora. Sotto 3-0, dopo i gol di Zapata, Torreira e Ferrari, la squadra di Allegri ebbe una reazione di orgoglio, ma non abbastanza per portare a casa almeno un pareggio. Da allora, però, la svolta. Il tecnico livornese disegna un 4-3-3 assai più adatto ai nuovi protagonisti arrivati in estate a Torino, mettendo in soffitta un 4-2-3-1 da grandi ricordi, ma ormai obsoleto. E la Juventus riparte, con più forza e ardore che mai. La situazione in campionato si è ribaltata, con il Napoli ora più in basso di quelle stesse quattro lunghezze e una difesa di granito, capace di subire appena tre gol in tutto il 2018, dei quali nessuno prima dello scorso 31 marzo contro il Milan. In Champions League, dopo un girone francamente deludente, la Juventus ha superato il Tottenham con personalità agli ottavi e, soltanto mercoledì, ha abbandonato il sogno a un passo dalle semifinali, con il rigore di Cristiano Ronaldo all'ultimo secondo della doppia sfida contro il Real Madrid.

DALLA SAMP ALLA SAMP - Ora più che mai, la Juventus ha nuovamente bisogno di ripartire. Senza ulteriori passi falsi, senza crollare nuovamente al cospetto della Sampdoria, però. Con il Napoli ancora in piena corsa per lo scudetto, i bianconeri non possono fare altri calcoli e devono pensare soltanto a vincere, senza farsi spaventare dagli incubi europei e da quei maledetti ultimi minuti al Santiago Bernabeu. E' necessario un pronto riscatto per non perdere di vista tutti gli obiettivi ancora alla portata, dopo che quell'episodio tanto discutibile quanto devastante ha colpito i bianconeri nel cuore e nell'orgoglio. Il banco di prova, soprattutto a livello morale e psicologico, è di quelli decisivi: lo scudetto passa dalla sfida di domani all'Allianz Stadium. La Champions League è sfumata, ma la stagione della Juventus è tutt'altro che da buttare, come appariva a una prima, superficiale analisi quel pomeriggio a Marassi. Di fronte, ancora la Sampdoria. La squadra del destino, più di tante altre, in questa stagione.

Ricordate la formazione della Juventus a Marassi lo scorso 19 novembre? E' nella nostra gallery dedicata.