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E' un weekend a tinte bianco-nere-azzurre. Mentre la Juve Femminile inaugura il suo cammino a Mozzanica, la Juve di Dybala e soci andrà a Bergamo domenica sera, ore 20.45, per giocarsi la permanenza al primo posto in classifica contro l'Atalanta di Gasperini. Un avversario ostico e scomodo, ma soprattutto una realtà cresciuta in maniera esponenziale da un anno a questa parte. Il settembre scorso, quando viaggiava nei bassi fondi della Serie A, nessuno si sarebbe aspettato risultati del genere: ora l'Atalanta gioca e se la gioca in Europa League con Lione ed Everton, senza dimenticarsi di un campionato che vuole concludere ancora almeno in zona coppe. Proprio un percorso di crescita identico a quello che spera l'altra Juve, quella Femminile. Due mesi fa la creazione, ora la Serie A e poi la Champions League. Oggi contro l'Atalanta-Mozzanica, a Mozzanica provincia di Bergamo, 21 ragazze bianconere scriveranno una pagina di storia: sarà la prima volta in Serie A Femminile per la Juve, e non sarà una giornata normale, tutt'altro. C'è attesa, tanta: in due partite di Coppa Italia 21 gol per le bianconere, che hanno annichilito le rivali cittadine del Torino: 13-0 e 8-0. C'è attesa, per capire dove potranno arrivare e quanto bene potranno fare al movimento, ancora dilettantistico... 

LA NUOVA ERA - C'è attesa, c'è speranza, anche per l'intero movimento, che come detto ha bisogno di un esempio così. Soldi, fondi pari (o quasi) a quelli dei migliori club inglesi ed europei che da anni giganteggiano senza possibilità di replica. Neppure le campionesse italiane, la Fiorentina, o l'agguerrito Brescia riescono a stare al passo. Colpa? Colpa di un movimento che non è professionistico. Sì, perchè le ragazze della Serie A Femminile fanno fede alla Lega Nazionale Dilettanti e non ad una Federazione Professionistica che le rappresenti. Questo comporta natualete tutta una serie si svantaggi dal punto di vista sanitario e contrattuale, ma anche al punto di vista della crescita: non ci si può concentrare solo sullo sport, perchè non è fonte e garanzia di guadagno sufficiente. Così, i fondi sono pochi, gli investimenti ancor meno. Ma la Juve è arrivata, piombata in questo mondo da esterna, ma pronta a fare sul serio a conquistarlo. In campo per vincere, in campo per cambiare le cose. Una squadra assemblata ad agosto, sul modello della Prima Squadra maschile: talento, giovani e campionesse, pescate qua e là. Meno di due mesi fa il via, oggi si comincia per davvero. In 21 per la storia, in 21 per cambiare tutto. Eccole tutte nella nostra gallery.

LA ROSA - 
Laura Giuliani, Federica Russo (Portieri); Lisa Boattin, Sara Gama, Tuija Hyyrynen, Martina Lenzini, Vanessa Panzeri, Cecilia Salvai (Difensori); Arianna Caruso, Valentina Cernoia, Michela Franco, Aurora Galli, Ingvild Landvik Isaksen, Katie Rood, Maritna Rossucci, Katie Zelem (Centrocampisti); Barbara Bonansea, Sofia Cantore, Sanni Franssi, Benedetta Glionna,  Simona Sodini (Attaccanti).