commenta
Sono passati due mesi esatti dalla partita di Supercoppa, quella in cui la squadra biancoceleste si impose per 3-2 con un finale al cardiopalma per entrambe le tifoserie. Avanti 2-0 grazie alla doppietta di Immobile, gli uomini di Allegri furono capaci di riacciuffare un pareggio con due tiri - nel finale - da fermo di Dybala (alla prima uscita con la 10 sulle spalle), per poi cedere alla rete all’ultimo respiro dei tempi regolamentari del neo entrato Murgia.

In questi due mesi le squadre hanno avuto un andamento pressoché  identico disputando 9 partite e collezionando 7 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta; ma mentre i bianconeri sono ancora imbattuti in campionato, i biancocelesti lo sono in Europa, dove guidano la classifica del loro gruppo di Europa League a punteggio pieno. Le reti messe a segno dalla squadra di Allegri, sono 21, 8 quelle subite. La squadra di Inzaghi invece vanta la stessa identica differenza reti (+13) grazie ai 3 gol in più realizzati (24) e i 3 in più presi (11).

Guardandola da un punto di vista esclusivamente dei numeri, la partita non potrebbe essere più equilibrata di così ma la Juventus di oggi è molto diversa da quella incontrata (e battuta) il 13 agosto scorso. Innanzitutto la squadra di Allegri ha un Matuidi in più in mezzo al campo, dove certo mancherà l’estro di Pjanic (verso il recupero) ma che con la fisicità ed intensità del francese sta trovando il suo equilibrio. Un reparto che spesso andava in difficoltà nelle settimane precedenti, ma che con il “lavoro sporco” del 14 bianconero e di Bentancur concede ai tre davanti meno compiti di copertura, con Bernardeschi che reclama una maglia da titolare dopo l’ottima prestazione di Bergamo, mentre Douglas Costa non ha ancora fatto vedere quello che tutti i tifosi si aspettano da lui. Dybala sta facendo grandi cose (specie in campionato, dove ha già segnato 10 reti) ed Higuain proverà a dare continuità ai gol segnati ad Atene contro l'Olympiacos (in Champions) e a Bergamo contro l'Atalanta (in campionato) dopo un brutto periodo che l'ha visto relegato in panchina a favore di un Mandzukic che dà sempre il massimo in campo.

Ma i bianconeri devono stare attenti a questa Lazio di inizio stagione. Squadra quadrata e messa benissimo in campo da Simone Inzaghi, che ha trovato in Luis Alberto la spalla ideale per un Immobile che sta facendo benissimo. La Juventus deve però recuperare i due punti buttati a Bergamo per non far scappare il Napoli.

Gli uomini di Allegri hanno dalla loro qualcosa che va oltre il valore tecnico-tattico dei singoli o della squadra, qualcosa che da sei anni li spinge al massimo delle loro possibilità ed è quel tanto decantato dodicesimo uomo in campo quando giocano fra le mura amiche dello Stadium. 
Fortino inespugnabile quello di questo inizio di stagione, visto che all’Allianz - fra campionato e Champions - nessuno è uscito mai con punti e nessuno è riuscito neppure a violare mai la porta dei campioni d’Italia, difesa - a turno - da Buffon o Szczesny.