Certo, siamo ancora in fase di assemblaggio e c'è ancora parecchio da sistemare, però - considerato il livello (Champions) dell'avversario e che era appena la seconda uscita stagionale (con la condizione fisica in crescita, ma non ancora ottimale ) - a Miami si è vista una buona Juve, soprattutto dalla cintola in su. Dietro, vuoi per i tanti cambi e qualche leggerezza di troppo, si è concesso molto, per un reparto abituato a blindare l'area di rigore. Così come sulla fascia destra Lichtsteiner prima e De Sciglio poi hanno fatto sbizzarrire il "futuro interista" Di Maria.
Davanti,invece, altra musica: gran tango del nostro HD argentino nella prima parte,con l'aggiunta di qualche passo di salsa prodotto da un ispirato Cuadradone (a proposito: #nonsivendeCuadrado). Spettacolare l'azione del vantaggio: dai e vai del Pipita con Dybala, e tocco sotto sull'uscita di Areola. Gli americani volevano lo show, glielo abbiamo servito.
Quando Allegri non sperimenta ma schiera i migliori, i risultati si vedono (lo si era notato pure nel 2° tempo col Barcellona). Girandola di cambi nella ripresa, ma la squadra ha continuato ad essere propositiva in attacco, barcollando un po' di più in difesa. Mandragora come centrale ha floppato, Asamoah non sarà ancora in condizione ottimale ma ha manifestato le stesse pecche dello scorso finale di stagione (a mio parere, Kwadwo il meglio lo ha dato nelle sue prime 3 stagioni,insieme ad un ginocchio). Maluccio pure De Sciglio, spesso in difficoltà sulle puntate di Di Maria, dal quale - non a caso - è nato il pareggio francese: un cioccolatino servito in area a Guedes che ha dovuto solo scartarlo.
Tutti gli altri subentrati hanno invece fatto il loro egregio compitino, a cominciare dal Principino, parso tornare quello degli anni belli, con interdizioni e inserimenti. Ottimo partner è stato Kean,dal quale è partita l'azione del raddoppio proprio di Marchisio, ed è stato pure il propiziatore del rigore decisivo, tirato sempre da Claudio (abbi pazienza Moise, ma dopo il numero che ti sei fatto con la Primavera non ci fidiamo).
Menzione particolare per Pinsoglio, protagonista di una prestazione da Oscar, con parate decisive che hanno impedito la capitolazione (ma sarebbe stata ingiusta).
Conta poco, però vincere - anche in amichevole - fa sempre piacere e mette buon umore.
