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La “banda sudamericana” torna protagonista in casa Juventus. Come mai prima d’ora, forse, la classe e l’allegria d’Oltreoceano rappresentano un’arma in più per la formazione campione d’Italia. Sul terreno di gioco, ma soprattutto nello spogliatoio, dove il nuovo nocciolo duro si distingue per un’identità comune proveniente dall’America meridionale.

SEI SU UNDICI - Si parte da Laguna Larga, città natale di Paulo Dybala, per arrivare a Necocli, paese colombiano che ha dato origine a Juan Cuadrado. Nel frattempo, meglio fare un salto a Sapucaia do Sul (nello stato del Rio Grande), terra di Douglas Costa, e alla Catanduva di Alex Sandro. E se i primi vagiti, Gonzalo Higuain li ha emessi a Brest - nella Francia occidentale - non si può mai negare una visita alla Buenos Aires che ha visto il Pipita muovere i primi passi da calciatore. Per finire, questo ipotetico e lunghissimo tour fa tappa a Nueva Helvecia, piccola cittadina che ha visto nascere 20 anni fa Rodrigo Bentancur. Il dato sembrerà trascurabile ad un primo sguardo, eppure domenica sera - nella sfida contro l’Atalanta - potrebbe scendere in campo una delle Juventus più sudamericane di sempre: 6 giocatori su 11 totali.

STATO D'ANIMO - L’importanza di un’origine e una cultura affine, dicevamo, si riflette soprattutto “dietro le quinte”: ecco allora un Higuain letteralmente rinato rispetto all’esperienza napoletana, con l’amico Dybala e gli altri compagni a regalargli momenti “fra i più belli della sua carriera” (parole pronunciate dallo stesso centravanti dopo il match contro l’Olympiacos). E persino Alex Sandro, tentato a lungo dal Chelsea durante l'ultima estate, sembra aver ritrovato la serenità dei giorni migliori: uno stato d’animo che si riflette ovviamente in una crescita esponenziale in campo (assist decisivo anche nell’ultima sfida di Champions League). “Mi hanno accolto alla grande”, ha confermato dopo pochi giorni Douglas Costa, l’ultimo arrivato della scuderia. L'ala ex Bayern deve ancora mostrare i migliori colpi del suo repertorio, ma il processo di inserimento nel gruppo bianconero è andato comunque a gonfie vele. Tra una tazza di mate con gli argentini e una battuta in mixed zone, la Juve made in South America viaggia verso nuovi trofei.

@mcarapex