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"I migliori con cui ho giocato sono stati Zinedine Zidane e Alessandro Del Piero, mentre i miei eroi sono sempre i giocatori che alleno": ha le idee chiare Antonio Conte, premiato da GQ come uno degli uomini dell'anno. "Allenare mi è sempre piaciuto, ho sempre pensato che la panchina sarebbe stata la mia vita", spiega l'ex tecnico della Juventus, campione d'Inghilterra sulla panchina del Chelsea: "Ho allenato la mia prima squadra a 14 anni, era un gruppo di ragazzi di scuola elementare. Ma a volte odio questo lavoro perché per essere un buon tecnico devi sacrificare la tua vita. Devo pensare al calcio 18 ore al giorno. Il segreto della vittoria? Per me è lo studio. Mi piace studiare tutto come il modo per essere pericoloso quando stai attaccando o dare istruzioni quando i ragazzi non sono in possesso di palla. Andrea Pirlo mi ha definito 'allergico all'errore'? Cerco di evitare ogni errore. Cerco di preparare i miei giocatori e di metterli nella migliore condizione per esprimere il proprio gioco. Se scopri un problema durante la partita è già troppo tardi. Bisogna anticipare e correre ai ripari".