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Buffon; Lichtsteiner, Rugani, Chiellini, Asamoah; Marchisio, Pjanic, Matuidi; Douglas Costa, Mandzukic, Alex Sandro. Se dovesse essere confermata la probabile formazione, oggi Max Allegri finirebbe per schierare una Juve praticamente inedita nella sua totalità. La curiosità sta quindi nell'assenza di passato. Che si affianca anche all'assenza di futuro, o quantomeno di certezze. Più di mezza squadra che si prepara ad affrontare l'Atalanta, infatti, per vari motivi se non sembra avere la valigia in mano di sicuro che non ha la certezza di restare anche la prossima stagione in bianconero. Anche in questo sta l'eccezionalità del lavoro di Allegri, capace di tenere sempre tutti sulla corda indipendentemente da cosa possa succedere a fine stagione: era stato così anche dopo la deflagrante esplosione del caso Bonucci, si va avanti insieme con l'obiettivo unico di vincere tutto e poi sia quel che sia. Ugualmente l'eccezionale mentalità dello spogliatoio bianconero è qualcosa di unico nel panorama italiana: qualsiasi cosa accada fuori, non conta né in allenamento né in partita.

 



E così farà anche l'undici anti-Atalanta. Tra chi è ormai giunto alla fine del proprio ciclo dopo una lunga e vincente esperienza (vedi Lichtsteiner), senza polemica alcuna con un rinnovo in ballo (vedi Asamoah) o con un po' di pepe spruzzato qua e là (vedi Marchisio). Tra chi è corteggiato da mezza Europa e vorrebbe da tempo cambiare ari a(vedi Alex Sandro) e chi è altrettanto inseguito ma semplicemente reclama più spazio (vedi Rugani). Arrivando infine a chi, come Buffon, è padrone assoluto del proprio destino ed attende il momento giusto per prendere la propria decisione.


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