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Pur avendo condotto la Juventus alla vittoria di due campionati di Serie A, due Coppe Italia e una finale di Champions, Massimiliano Allegri non riesce a far breccia nel cuore di alcuni tifosi juventini e parte della critica a causa di un calcio molto pragmatico e, solo a tratti, spettacolare. Il nuovo modulo ha certamente aiutato in questo senso anche se i bianconeri in versione cinque stelle non hanno comunque perso la loro qualità maggiore, quella, appunto della solidità. Posto che il pragmatismo applicato al calcio non è necessariamente segno di debolezza (anzi), Allegri ha dimostrato una qualità che pochi allenatori in giro per l'Europa hanno dimostrato di avere: quella della gestione del gruppo.

MAL DI PANCIA - Nessuno dei tanti mal di pancia stagionali (da Dybala a Mandzukic da Khedira a Bonucci) è stato infatti causato da mancanza di minutaggio. Pensate per un momento alla situazione di tanti altri top club europei. Al Bayern Monaco Douglas Costa (obiettivo della Juve) ha già sussurrato di pensare ad un addio a fine stagione, a Madrid Isco e Morata mormorano perché vengono impiegati poco e in partite che non contano tanto. Anche Lucas Perez non vuol più stare all'Arsenal per colpa dei pochi minuti giocati mentre a Manchester Mourinho ha messo subito fuori squadra gente come Depay, Martial, Schneiderlin e Darmian mentre Guardiola dovrà gestire il dualismo Aguero-Gabiel Jesus.

CON MAX GIOCANO TUTTI - Allegri, come detto, non ha problemi di questo tipo. Dando un occhio al minutaggio dei calciatori bianconeri in questa stagione emerge come quasi tutti i componenti della rosa hanno disputato almeno mille minuti stagionali ed abbiano messo assieme almeno 15 presenze. Tra le eccezioni ci sono Benatia che, anche a causa degli infortuni, ha giocato 911 minuti in 14 presenze (dati transfermarkt). Anche il secondo portiere Neto ha nove presenze e 764 minuti all'attivo mentre Pjaca ha giocato 513 minuti (19 presenze). Chi rimane sotto la soglia dei 1000 minuti sono Sturaro (965' in 21 gare) e Lemina (957' in 16 partite) oltre ovviamente a Rincon appena arrivato e agli ex Hernanes ed Evra.

ARSENAL E BARCELLONA OSSERVANO - Non è un caso, quindi, che Max Allegri sia nel mirino delle big Europee. Arsenal, Barcellona e Tottenham osservano interessate non solo per i risultati che Allegri riesce a macinare ma anche per il minutaggio e la rotazione quasi scientifica che riesce a dare a tutta la squadra facendo sentire importanti e parte del progetto tutti i componenti della rosa che riescono a giocare con regolarità anche nelle partite più importanti. Qualità, questa, che pochi allenatori hanno. Allegri ha dimostrato, in questo senso, di essere un'eccezione quasi unica in Europa e anche per questo tanti presidenti avrebbero voglia di affidargli la squadra al termine della stagione.

@lorebetto