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In casa Juventus, in pochi giorni, si è consumato un notevole doppio addio: da una parte un brasiliano mingherlino di Juazeiro, Bahia, dall’altra un 36enne dalla faccia pulita originario di Barcellona. Il collegamento fra i due non è così assurdo, visto che Dani Alves - senza Javier Ribalta - probabilmente non sarebbe mai arrivato in bianconero. Questi i nomi dei due protagonisti della separazione: mentre il terzino confermava ai media del proprio Paese la volontà di lasciare la Juve, il club ufficializzava la partenza dell’ormai ex capo della rete di osservatori. Ribalta, l’uomo che qualche mese fa, con un vero colpo di genio, “scoprì” nel contratto di Dani la famosa clausola che gli ha permesso di rescindere con il Barcellona e arrivare a Torino a parametro zero. Una perdita da non sottovalutare, dopo cinque anni di proficua collaborazione e successi in serie. La Juve, però, sembra aver già pronto il sostituto nel difficile ruolo di Scouting Manager: un profilo che, proprio come Ribalta, può contare sulla giovane età mista ad un’invidiabile esperienza internazionale.

DA NEWCASTLE A SASSUOLO - Si chiama Pablo Longoria, il probabile nuovo capo degli osservatori bianconeri (ve lo avevamo anticipato qui). Classe 1986, dall’agosto 2015 ricopre la carica di Foreign Countries Scouting Supervisor per il club campione d’Italia. E’ lui, in poche parole, a sovrintendere la fitta rete di 007 della Juve impegnati a scovare talenti esteri. Ma la carriera di Longoria parte da lontano: a soli 21 anni ricopre il ruolo di scout per il Newcastle di Sam Allardyce, due stagioni più tardi approda al Recreativo de Huelva come segretario tecnico, prima della lunga esperienza all’Atalanta (osservatore dal 2010 al 2013). Il grande lavoro svolto per la Dea lo fa finire nel mirino dell’ambizioso Sassuolo di Squinzi, neopromosso in Serie A, che nell’estate 2013 lo assume come responsabile dello scouting. In Emilia, Longoria coordina con sapienza i molti osservatori neroverdi, impegnati a scovare i migliori talenti per una squadra che - da sorpresa assoluta del campionato - si è confermata stagione dopo stagione come una certezza in ambito nazionale e non solo.

PROMOZIONE - Alla Juve Longoria ha svolto fin qui l’opera di osservatore soprattutto per il mercato sudamericano, quello che ha portato a Torino nelle scorse stagioni talenti di prospettiva del calibro di Rogerio Oliveira da Silva e, da ultimo, Rodrigo Bentancur. La sua avventura bianconera, a dire la verità, cominciò con un’esperienza drammatica: Longoria era allo Stade De France per lavoro, in occasione dei noti attacchi terroristici del novembre 2015 durante il match tra Francia e Germania. “E’ stato tutto molto strano”, commentò scosso ai media spagnoli dopo l’accaduto. Una serata tragica e un pericolo scampato, per un giovane che ha gradualmente ribadito le proprie qualità in un club di livello europeo. Adesso, dopo l’addio di Ribalta, arriverà con tutta probabilità la promozione a Scouting Manager della Juventus. Anche per gli 007 bianconeri, sta per cominciare una nuova era.

@mcarapex