commenta
Il caso Keita accende altre polemiche. Vi abbiamo raccontato nei giorni scorsi di un incontro tra Marotta e Lotito, avvenuto sabato pomeriggio in Lega: un faccia a faccia nel corso del quale il direttore generale della Juve ha cercato di avviare una discussione che potesse portare a una trattativa per l’acquisto del senegalese. Benché i rapporti tra i due siano pessimi, Marotta in quel breve colloquio ha cercato di rompere il ghiaccio; l’effetto non è stato positivo, se è vero che lunedì Tare si è scatenato, consegnando a Tuttosport un’intervista nella quale accusava la Juve e Calenda, procuratore del giocatore, di condurre una trattativa fuori dai tempi concessi dal regolamento (poi l’agente ha risposto e la bagarre si è accesa).

Lotito ha confermato al Messaggero in edicola stamani quell’incontro che vi abbiamo raccontato, aggiungendo un particolare: “Marotta mi ha chiesto scusa per Keita”. In pratica un’ammissione di colpa da parte del direttore generale della Juve. Sorprendente, peraltro. Interpellato da Calciomercato.com su questa spinosa questione, lo stesso Marotta ha reagito con due semplicissime parole: “Che balle!”.

Juve e Lazio, insomma, restano su posizioni contrapposte. Complicato individuare una soluzione. Nel frattempo Lotito continua a far sapere che, se Keita non rinnoverà il contratto con la Lazio (o non accetterà il trasferimento al Milan, come indicato dal club biancoceleste), trascorrerà la prossima stagione in tribuna. Ha dimenticato, evidentemente, cosa accadde a Pandev nel 2009: tenuto fuori fin dall’estate perché non voleva firmare il rinnovo di contratto, il 23 dicembre venne svincolato dal collegio arbitrale della Lega e a gennaio firmò con l’Inter, con la quale cinque mesi dopo festeggiò da titolare lo storico triplete di Mourinho.

@steagresti