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Nonostante la roboante sconfitta in Champions League rimediata ad Anfield per mano del Liverpool, il 2017 di Massimo Carrera è assolutamente da ricordare e lo confermano le vittorie prestigiose ottenute, a sorpresa, in campionato e in Supercoppa di Russia. L’ex giocatore e tecnico bianconero è ora rientrato in Italia per godersi con la famiglia le imminenti feste natalizie e ai microfoni de ilBiancoNero.com ha fatto il punto sul suo club, parlando volentieri anche di Juventus. 

RISALITA IN PATRIA - “Dopo i trionfi dell’anno scorso abbiamo iniziato la stagione non al meglio: la squadra aveva in Prem'er-Liga una mentalità vincente e pensava fosse tutto più facile, ma ci siamo ritrovati a metà classifica e lontani a -14 dal Lokomotiv che è stata veramente una sorpresa. In seguito siamo riusciti a rimetterci in carreggiata e ora siamo secondi a pari punti con lo Zenit”.

TONFO IN EUROPA - “Abbiamo fatto un buon girone fino all’ultima, ad Anfield volevamo giocarci la partita ma non abbiamo capito che dovevamo dare il 300%. La qualità del Liverpool, specialmente in avanti, è impressionante e non riesco ancora oggi a spiegarmi quell’atteggiamento sconfitto che aveva lo Spartak sin dalle prime battute di gioco. Purtroppo siamo entrati nella storia in maniera negativa, ci ho pensato a lungo ma sicuramente servono a farci capire dove sbagli. E siamo stati bravi a dare subito una risposta battendo il CSKA nel derby, vittoria fondamentale per me e per i tifosi. Fregati dal doppio pareggio col Maribor? Parlare dopo è sempre facile, perché magari i 5 gol al Siviglia non li facevi. Non c’è mai una controprova”.

SETTIMA SINFONIA - “Ho visto poche partite dei bianconeri e non posso giudicare a pieno, ma il campionato è estremamente combattuto perché il Napoli gioca bene a calcio e l’Inter ha ulteriori stimoli che derivano dal nuovo tecnico. La Juventus ha le carte in regola per vincere il settimo titolo, ha una rosa competitiva su tutti e tre i fronti, ha sempre dei giocatori importanti in ogni reparto e, soprattutto, ha la mentalità vincente. Sicuramente si è fatta notare per aver segnato tanto, ha aumentato la quadratura in difesa subendo pochi gol nelle ultime partite. In Italia lo sappiamo tutti che i campionati, nella maggior parte delle volte, si vincono così”.

CHIELLINI CONTRO IL ‘GUARDIOLISMO’ - “Le parole di Chiellini? Penso che il difensore non sia più soltanto un marcatore come ai miei tempi, ora il calcio moderno gli impone di essere un playmaker deve saper impostare l’azione. Penso che questo possa portare via quella cattiveria nel marcare l’uomo come fase difensiva, ma sicuramente può essere un’arma in più perché il possesso palla rende difficile rubar palla alle altre squadre. Secondo me questo non è una rovina, anzi è un pregio anche se costui non deve perdere la propria forza nella marcatura”.

MARCHISIO - “Claudio è una mezz’ala fortissima, può fare anche il costruttore di gioco ma non è la sua vera forza. Lui deve giocare come lo faceva con noi, ha sempre sfruttato quelli che erano i suoi inserimenti. Non è facile smaltire un infortunio come quello, dovrà recuperare la condizione ma sicuramente troverà spazio per i tanti impegni che ha la sua squadra. Lasciare la Juve? E’ la squadra più forte che c’è, non penso voglia andar via perché è juventino ed è nato juventino. Gioca già in un top club”.

@_Morik92_