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Il Milan ha messo a segno il sesto colpo della sua campagna acquisti estiva: il nuovo affare della coppia Mirabelli-Fassone è Hakan Çalhanoğlu, classe ’94 esploso in Bundesliga.

SUGGESTIONE JUVE - Dalle giovanili del Waldhof al Karlsruhe, fino ad arrivare all’Amburgo e quindi alla consacrazione con la maglia del Bayer Leverkusen: il trequartista nato a Mannheim si è distinto come uno dei gioielli più pregiati della Nazionale turca. Un anno fa il suo nome era stato accostato anche alla Juve, con la trattativa spenta sul nascere dalle alte richieste economiche da parte delle Aspirine. La squalifica per 4 mesi subita dal TAS lo scorso febbraio - a causa di un pre-contratto firmato con il Trabzonspor sei anni fa - ha compromesso inevitabilmente l’ultima stagione di Çalhanoğlu in Germania. Ma adesso, approdato in Serie A (oggi le visite mediche) il fantasista è pronto a dimostrare una volta di più le proprie qualità. Che diventano memorabili quando si parla di calci da fermo.

PJANIC E' MEGLIO - Çalhanoğlu è un vero e proprio mago del free-kick. Dal 2013-14 il suo score su calcio di punizione parla di 11 gol in Bundesliga, un record neanche avvicinato dagli altri specialisti del campionato tedesco. Ed è proprio questo fondamentale ad alimentare i sogni dei tifosi rossoneri, ansiosi di conoscere il “nuovo Pirlo” turco. Eppure, se andiamo a vedere le statistiche del quinquennio 2012-2017, in Europa c’è chi ha fatto decisamente meglio di lui. Çalhanoğlu (dati Squawka) può infatti contare su un 10.2% di calci di punizione trasformati in gol. Più di lui, nelle ultime cinque stagioni, ha brillato Andrea Pirlo: 12.8%. Ma al primo posto di questa speciale classifica c’è un bianconero: Miralem Pjanic. Il bosniaco ha stabilito il primato continentale, realizzando il 15% di gol sulla totalità di punizioni tentate. Insomma, ancora prima che Çalhanoğlu cominci la sua avventura italiana, c’è già un gap da colmare…