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In questi anni la Juve, in Italia, ha dato via a un'egemonia impressionante. Senza rivali in campo e sul mercato, ha costruito successi clamorosi e piazzato un grande colpo dietro l'altro, con operazioni come quella di Higuain che hanno dato davvero l'impressione di un dominio incontrastato. Il piano di Andrea Agnelli, però, è ergersi a superpotenza anche in tutti gli altri campi: sia in Europa che sul commerciale. E non si può trascurare il Settore Giovanile. Qui le soddisfazioni sono meno rispetto agli altri ambiti, ma da qualche anno si è avvertita la voglia di cambiare direzione. L'annata '97 ha prodotto ottimi giocatori, ma da tempo non si ammira uno 'da Juve'. A dare speranze ci ha pensato Kean, classe 2000 capace di battere tutti i record e volare già in Prima Squadra, e nell'Academy bianconera c'è un altro talento che sta bruciando le tappe e facendo sfraceli esattamente come Moise. 

VI PRESENTIAMO PETRELLI - Elia Petrelli, classe 2001, ricorda motissimo il Pellegri che ha esordito già con il Genoa, anche se non ha lo stesso percorso. Alto, fisico imponente, è un attaccante in tutto e per tutto vecchio stile, ma che cerca di adattarsi alla modernità del ruolo. Abilissimo con entrambi i piedi, ha scomodato il paragone con Kean. Il motivo? I numeri spaventosi alla prima stagione alla Juve. Lui, infatti, arriva dal Cesena, con un. passato prima nel Savignanese, poi nella giovanili del Ravenna. 

CHE STAGIONE - Con l'Under 16 11 gol in 14 presenze, ma come il suo stesso mister Sacchini ha dichiarato: "Basta uno sguardo per capire che è pronto per livelli più alti". E allora spalancate le porte dell'Under 17. Adattamento? No, non serve. 14 presenze, 13 gol, con una media di un gol ogni 70 minuti. Spaventoso. Per non farsi mancare nulla, poi, è arrivata anche la piccola consacrazione europea, con la Liam Brady Cup da assoluto protagonista contro i pari età di Arsenal, Bayern Monaco e Manchester United.

IL FUTURO - Certi numeri e certe prestazioni non possono passare inosservate e Petrelli ha attirato l'attenzione di tanti cacciatori di talenti. Il piano della Juve, ovviamente, è chiaro: blindarlo e farlo crescere. Il percorso dell'attaccante in bianconero, infatti, non è finito e può crescere ancora tanto. A Cesena l'impegno non era sempre al massimo ,soprattutto negli allenamenti. Alla Juve tutto è cambiato e i risultati si vedono. E non è da escludere che il prossimo anno giochi già con la Primavera. Esattamente come Kean.

@Edosiddi