IL MIGLIORE DI SEMPRE - "Io alle definizioni ci credo fino a un certo punto. Credo ai fatti e alle cose che restano e che vengono scritte sugli almanacchi della storia, in questo caso calcistica. Penso che ogni giocatore può andare a genio a qualcuno e meno ad altri. I numeri, i trofei e le vittorie, le parate, la continuità di rendimento e tutte queste cose, però, mettono tutti d’accordo. Se uno ha voglia queste cose si trovano negli archivi.”
ULTIMA STAGIONE? "Pensavo di vivere una stagione abbastanza serena ma ben presto ho capito che se non ci fossimo connessi immediatamente, non mi fossi connesso e avessi messi anche un po' di rabbia e alzato le antenne, questa sarebbe potuta diventare una stagione veramente faticosa. Siamo a ottobre e abbiamo già passato un po’ di marette, a novembre ci aspettano altre partite decisive mentre con la Nazionale c'è da giocarsi un pass per il mondiale che non è roba da poco. Una settimana fa mi sono detto: tu Gigi, alla fine, nella tua vita non hai mai scelto nulla di facile, ha scelto tutto difficile, potevi mai pensare che anche se fosse stato magari l'ultimo anno fosse stato semplice? No, sicuramente. E l'ultimo anno sarà il più difficile di tutti. Se sarà il più bello non lo so, certamente sarà speciale. Bello o brutto dipenderà da tanti fattori ma ognuno di noi deve avere la convinzione di poter incidere. Quando ti accorgi che le cose non vanno come ti aspettavi o come sognavi, devi fare qualcosa perchè si cambi o si inverta la rotta."
