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Quel labiale colto dalle telecamere prima del fischio d’inizio di Juventus-Inter - con il ds nerazzurro Piero Ausilio come interlocutore - ha aperto tutto un mondo di dubbi sul futuro di Gigi Buffon. Un giallo relativo alle intenzioni di quel capitano che, per sua stessa ammissione, vorrebbe appendere i guantoni al chiodo a fine stagione, salvo il caso di vittoria della Champions League da parte dei bianconeri.

IL FUTURO DI GIGI - In realtà lo scambio di parole con Ausilio non dovrebbe cambiare le carte in tavola per il portierone della Juve. L’ipotesi che, in mancanza del successo nella finale di Kiev, Buffon prosegua comunque la propria carriera da calciatore - a prescindere dalla volontà del club di Agnelli - rimane da scartare. Nessun ripensamento, anzi: per Gigi è giunta piuttosto la conferma che, a poco più di un mese dal quarantesimo compleanno, è il momento di riflettere concretamente su un nuovo capitolo della carriera. Una pagina che potrebbe essere ancora dipinta di bianconero. Marotta, come confermato dal Corriere della Sera, ha infatti invitato qualche giorno fa il capitano e il suo agente Silvano Martina a prendere un caffè nella nuova sede del club. La Juve, approfittando del vuoto di potere in Federcalcio (senza presidente né commissario tecnico), non intende farsi sfuggire l’occasione di trattenere una delle sue bandiere più importanti. Ma Buffon, dalla sua, non resterà alla Juve accontentandosi di un semplice ruolo di rappresentanza. Nel prossimo mese è in programma un altro summit, in cui si metteranno le basi per quella che - nei progetti suoi e del club - dovrebbe essere una posizione dirigenziale. Nel frattempo, Gigi perfezionerà il proprio inglese. Perché il futuro, si sa, non aspetta…