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Il capitano della Juventus Gigi Buffon ha rilasciato un'intervista a Sky rivelando un clamoroso retroscena a proposito del doppio incontro di Champions League contro il Barcellona: "E' stata una grande soddisfazione conseguita con il gruppo, con i ragazzi della difesa e con tutti gli altri che si sono spaccati in quattro per far si che uscissimo indenni da queste due gare. Vi rivelo anche un retroscena: per la seconda volta sono venuto meno alla mia parola. La prima volta non ve la dico ma la seconda è questa: avevo detto che nel caso in cui non avessi subito gol in entrambe le gare contro il Barcellona mi sarei ritirato a Giugno. L'ho detto al presidente che mi ha risposto: "Ogni tanto nella vita si dicono delle cavolate." Il presidente ha più esperienza di me e mi ha dato un buon consiglio." Al momento, dunque i tifosi della Juve possono stare tranquilli. Buffon continuerà a parare per la Juve ancora per un anno.

SULL'ATALANTA - "La partita contro l’Atalanta si può analizzare in due modi: da un lato, se vediamo il bicchiere mezzo vuoto, bisogna stare attenti, perché si fa in fretta a pagare dazio. Rovesciando il discorso in positivo, c’è da dire che, nonostante questo, stavamo per vincere la partita: questo la dice lunga sulla nostra forza. Il 2-2 di ieri non accende alcuna spia, ma ci farà bene per le prossime gare, dandoci indicazioni su quelli che devono essere gli ingredienti per le prossime partite: se non ci si mettono la giusta cattiveria e la giusta ferocia si fa fatica contro tutti". 


Nella giornata di oggi il portierone bianconero ha anche rilasciato un'intervista al sito della Uefa parlando dell'imminente sfida di Champions contro il Monaco.

TUTTO PREVISTO - "Verso il 30’ della partita che giocarono con il City in trasferta, mandai un messaggio a un mio dirigente dicendogli: 'Guarda che questi possono arrivare in finale, sono fortissimi'. Questo ti fa capire quanto li rispettiamo e il loro valore. Non sono una squadra arrivata in semifinale per caso”.

IL LORO STILE - “Giocano un calcio molto propositivo, vivace, è una squadra brillante, una squadra fisica, che ha qualità e in alcuni elementi anche tanta esperienza - ha analizzato il capitano della Juventus -. Sappiamo che se vogliamo guadagnarci un’altra chance per vincerei la Championsdobbiamo superare un altro ostacolo che sul campo è duro quanto ilBarcellona. Poi magari a livello di notorietà non viene considerato come il Barcellona. Il problema è che il campo ha detto di sì”.

​MPABBE -  "E’ del 98 vero? Avevo fatto già il Mondiale in Francia quando è nato. E’ il bello della vita, il bello di essere longevi. Il poter incontrare ragazzi che non erano ancora nati quando tu avevi già una parte di carriera vissuta alle spalle. Facevo due pensieri l’altro giorno - continua -, sono riuscito a collegare quasi tre generazioni. Giocavo con quelli nati negli anni '50 e '60 e finirò con quelli nati dopo il 2000. E’ un arco temporale enorme. E' molto stimolante, sapere di giocare contro i futuri Messi, Cristiano Ronaldo, Neymar. Magari tra 10 anni, quando avrò smesso, questi saranno dei campioni affermati e avrò sempre il ricordo di averli affrontati all’alba della loro carriere”.