ROMA-SHAKHTAR - "Il salvataggio contro lo Shakhtar? In quel momento ho pensato che se il mio avversario avesse sbagliato il tiro, avrebbe potuto prendere il mio piede: sono stato anche un po' fortunato, ma di fatto mi è riuscita la parata decisiva. Alisson a fine partita mi ha ringraziato: mi ha detto che ho fatto l’intervento del passaggio del turno. Se sono contento di essere alla Roma perché è una grande squadra: è ovvio che non mi faccia piacere giocare di meno, ma qui ci sono tanti campioni e io devo solo concentrarmi a dare il massimo per mettere in difficoltà il mister".
BARCELLONA - "È la partita dell’anno, ma stiamo facendo di tutto per non pensarci, prima che arrivi: partiamo 11 contro 11 e se arriviamo lì con timore allora facciamo prima a non allenarci nemmeno. Dobbiamo avere coraggio: sappiamo che loro sono una delle squadre migliori al mondo, ma qualche difetto ce l’hanno. Sbagliano anche loro e noi dovremo essere bravi a sfruttare i pochi errori che commetteranno: tutti ci danno per spacciati, ma magari possiamo essere la sorpresa".
ALISSON - "Siamo tutti contenti per lui, perché sta lavorando tanto: diventerà il portiere più forte al mondo. C’è un pochino di paura che qualche squadra lo porti via da Roma, ma questo fa parte del calcio: magari lui ha il sogno di andare da qualche parte, se fosse così non potrei che augurarglielo anche se ne sarei dispiaciuto".
CORSA CHAMPIONS - "Non possiamo essere tranquilli, perché siamo tutti lì: dobbiamo pensare a vincere tutte le partite per allungare o almeno mantenere il distacco da chi ci segue".