PROVA D'AMORE E PROVA DI FORZA - Le difficoltà del primo anno, l'arrivo di Conte che ha cambiato tutto, la crescita mentale a cui è conseguita quella sul campo. La storia meno recente di Bonucci è nota ed è stata raccontata sotto molteplici aspetti. È l'immediato passato quello che più ha dimostrato il valore del difensore. Prima le sirene inglesi in estate, con il no ai milioni di Manchester City e al fascino di Guardiola, uno a cui è difficile rispondere picche, se parla di te come se fossi il suo più grande desiderio calcistico. Poi la prova più dura: la malattia di Matteo, la gestione di un problema troppo grande, la sfida con la più terribile delle paure. Un momento in cui anche il calcio è passato in secondo piano, ma che Bonucci ha superato. Non senza difficoltà, ma proprio per questo la presenza numero 300 ha un sapore ancora più speciale.
SERVE UN SUPER LEO - Per quanto ricco di storie ed emozioni, il passato va archiviato. Ora è il momento di pensare al futuro e quello della Juventus è ricco di traguardi da raggiungere. Per farlo, servirà il miglior Bonucci possibile. Quest'anno, il numero 19 di Allegri è stato senza dubbio importante e non si può criticare il suo rendimento, ma è stato meno fondamentale del solito. Meno pilastro. Colpa anche delle succitate difficoltà personali, ma in vista di un finale di stagione complicatissimo e impegnativo, alla Juve serve Bonucci al 100%. Più leader che mai.
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@Edosiddi