Mister 42 milioni, colui che avrebbe dovuto "spostare gli equilibri" è sparito e, incredibilmente per un giocatore e un leader come lui, si è zittito. L'ultima dichiarazione social di Leo è datata 13 dicembre, dopo il 3-0 al Verona in Coppa Italia. Dopo le successive due partite (e sconfitte), Bonucci non ha commentato, così come non ha smentito - come gli aveva candidamente suggerito il Milan nella sua consueta rassegna stampa commentata - le voci che lo vogliono in partenza già a gennaio, con Manchester City e Barcellona pronte a cogliere l'occasione.
Una soluzione, per salvare il soldato Leo, c'è: portarlo via dalla tristezza, sportiva e non solo, in cui si è rinchiuso a Milano e rivestirlo di bianconero. Ovviamente, come testimoniano anche i numeri (14 gol subiti nelle prime 18 giornate in questa stagione, esattamente come l'anno scorso), alla Juve non manca Bonucci, piuttosto il contrario. E con un Benatia per la prima volta leader e titolare indiscusso, oltre che decisivo in zona gol contro la Roma, per l'ex Bari non potrebbe esserci spazio nella formazione titolare, ma solo in panchina. In fondo, dalle parti di Vinovo, uno sgabello dovrebbe essere rimasto libero...