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Federico Bernardeschi ritrova la Fiorentina. Lo fa in una condizione mentale particolare, come forse non si sarebbe aspettato al momento del passaggio in bianconero, lo scorso 24 luglio. Ancora nessuna partita da titolare, soltanto spezzoni di match che lo hanno visto scendere in campo per troppo poco tempo per giudicarne l'effettiva resa a Torino finora. Un incontro agrodolce quello con la sua ex squadra e con quelli che, per tanti anni, sono stati i suoi tifosi. Difficile capire quale sarà l'atmosfera, nello spicchio ospite all'Allianz Stadium. Difficile capire perfino se ci sarà l'opportunità di metterlo alla prova, se Bernardeschi scenderà in campo.

PASSATO VIOLA - Per 13 anni Bernardeschi è cresciuto e ha vissuto l'ambiente viola, di cui dieci passati fianco a fianco con l'amico Federico Chiesa, che sta provando a trascinare la Fiorentina dopo le porte girevoli che, sul mercato, hanno portato tanti protagonisti lontano da Firenze. E' lui ora il simbolo e probabile futuro numero 10 della squadra che poco sopporta i nuovi colori abbracciati in estate dall'altro Federico. Bernardeschi non ha dimenticato la Fiorentina e tanto bene ne ha parlato nella conferenza stampa di presentazione con la Juventus, così come continuerà a fare in futuro, tenendo fede all'onestà e alla genuinità che lo contraddistinguono, in un calcio spesso malato di protagonismo e, soprattutto, di calciatori che dimenticano troppo in fretta il loro passato. In quelle 93 presenze, con 23 gol e 13 assist, ci sono la passione e il talento che hanno spinto la Vecchia Signora a prenderlo alla prima occasione, non appena è stato possibile.

PRESENTE BIANCONERO - Ora viene il difficile per Bernardeschi, che prima ha dovuto rinunciare alla maglia numero 10 che desiderava, finita sulle spalle di Paulo Dybala, il quale per altro la sta onorando più che dignitosamente, mentre ora deve soffrire in panchina e provare ad impressionare Massimiliano Allegri spezzone dopo spezzone per prendersi un posto da protagonista nel ricco attacco bianconero. In quei 64 minuti giocati finora, di cui appena 19 in campionato, non si è ancora visto nulla del gioiello che ha entusiasmato i colori viola soprattutto nel corso della passata stagione. Chissà che, per uno strano scherzo del destino, non ci sia bisogno di lui proprio nel giorno in cui vivrà quell'incontro agrodolce con il suo passato. Di fronte all'altro Federico, Chiesa, pronto a dargli battaglia per la prima volta, dopo una decade di lotta fianco a fianco. Bernardeschi attende soltanto il momento giusto. Il futuro, con la maglia della Juventus, è pronto a cominciare.