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Federico Bernardeschi come Carlo Pinsoglio. Chi l’avrebbe mai detto? Uno dei colpi più importanti della campagna acquisti della Juventus - almeno da un punto di vista economico - è l’unico, insieme al terzo portiere, a non aver mai esordito da titolare con la formazione bianconera in questo inizio di stagione. Uno scenario paradossale, vista la lunga trattativa per prelevarlo dalla Fiorentina e l’importanza che (sulla carta) il suo profilo avrebbe per la trequarti di Max Allegri.

GRINTA E SFORTUNA - C’è anche un po’ di sfortuna nelle prime settimane bianconere di Bernardeschi. Perché negli appena 100 minuti collezionati in campo, il ventitreenne di Carrara ha mostrato l’atteggiamento giusto. Pronti via, subito l’assist per il 3-0 di Dybala contro il Chievo. Poi l’occasione fallita al Camp Nou, dove però il risultato non era ormai in discussione: il tempo di uno scatto e Messi aveva già punito per la seconda volta Buffon. Infine il match contro il Torino, che Bernardeschi poteva sigillare con il quarto gol ben prima dello scavetto di Dybala nei minuti di recupero. Quel tiro a botta sicura era già pronto a depositarsi alle spalle di Sirigu, se Lyanco non l’avesse murato in modo prodigioso. Una rete nel derby avrebbe potuto dare la svolta all’esperienza bianconera di Federico, iniziata fin troppo in sordina.

NON E' PJACA - Il fatto è che la situazione di Bernardeschi non può essere assimilata a quella di Marko Pjaca, che nei primi mesi in Italia vide centellinate le proprie presenze in campo in vista del completo adattamento. Il fantasista della Nazionale italiana ha superato già il proprio periodo di prova e non necessita di ulteriore tempo, come il croato nella scorsa stagione (adesso sulla via del recupero dal grave infortunio al ginocchio). Né è possibile che renda al meglio sempre nell’ultimo scampolo di partita. A venirgli incontro potrebbe essere un inedito cambio di modulo, idea tattica già accarezzata da Allegri e che vedrebbe Bernardeschi adattato nel ruolo di mezz’ala. Lì, in una linea di centrocampo fluida e pronta a lasciare fermi i classici due mediani per alzare la posizione dell’ex Fiorentina, il numero 33 potrebbe avere lo spazio giusto per incidere. Soltanto una suggestione, per il momento: ma per far brillare Berna, serve anche un po’ di coraggio.

@mcarapex