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C’è un fastidioso viavai nell'attacco della Juventus: uno arriva, l’altro torna, in un tormentone piuttosto preoccupante per Max Allegri se si considera la qualità e l’importanza dei giocatori sotto la lente. Così, nel giorno del rientro in campo di Paulo Dybala dopo oltre un mese, è Federico Bernardeschi a fermarsi, per un infortunio che potrebbe tenerlo ai box per un periodo altrettanto lungo.

IN E OUT - Bernardeschi e Dybala rappresentano davvero le due facce della trequarti bianconera, in questo periodo della stagione. Il ko della Joya ha agevolato l’ulteriore inserimento dell’ex Fiorentina negli schemi di Allegri, con risultati visibili da subito: quello di oggi contro il Torino è il settimo assist stagionale del talento carrarino. Il derby l’ha stappato lui, con una giocata da urlo che ha propiziato il gol di Alex Sandro. Poi, nella ripresa, ecco l’ingresso in campo del numero 10, notizia più che positiva nonostante la Juve delle ultime settimane sia sfuggita ad ogni presunta Dybala-dipendenza. Il campione di Laguna Larga ha avuto almeno due occasioni nitide per il raddoppio, sprecando prima un grande invito di Alex Sandro e poi calciando debolmente in porta dopo essersi messo in proprio. Questi i primi palloni calciati in match ufficiali dallo scorso 6 gennaio, da quella lesione al flessore che lo obbligò alla sostituzione contro il Cagliari: due tocchi che potevano trasformarsi in altrettanti gol. E se oggi è bastato Bernardeschi, la sensazione è che nell’immediato futuro la Juve avrà bisogno di un Dybala ancora più decisivo. Quello in versione “supereroe” di inizio stagione, o almeno un suo parente stretto. Perché la maledizione della trequarti ha colpito ancora. Uno arriva, l’altro se ne va: il risultato, però, non può e non deve cambiare.

@mcarapex