"Rodrigo Bentancur parla sottovoce, è sempre educato e si confronta con il resto della Juventus, dai compagni ai magazzinieri con l’umiltà di uno che è arrivato per imparare, ma anche la sicurezza che un giorno userà ciò che ha imparato per comandare. E’ l’apprendista perfetto e questo gli è servito a entrare in uno spogliatoio adatto a crescere i giovani, ma certamente non facile considerato il numero e la portata delle personalità che lo frequentano. Spirito di sacrificio superiore e un instancabile esercizio per migliorare le proprie caratteristiche tecniche (se Pirlo, dicesi Pirlo, si continuava ad allenarsi sulle punizioni o se Nedved nel suo ultimo anno da professionista continuava a dedicare un paio d’ore alla settimana alla tecnica una ragione forse c’è ed è quella che deve scoprire Bentancur). Allegri lo vede bene e ne sta curando la crescita con forte dosi di fiducia e qualche schiaffo salutare, come la sostituzione nell’intervallo di Verona. Sa fare le cose difficili e le fa con coraggio, come le verticalizzazioni e i passaggi più lunghi, a volte pecca in quelle più semplici. E’ tatticamente molto disciplinato, non sembra fare fatica ad apprendere le novità e, soprattutto, non è spaventato dalle responsabilità che talvolta gli vengono caricate sulle spalle, per intendersi non si è finora mai visto un pallone bruciare fra i suoi piedi. «Rodrigo è un centrocampista da 13 km di media a partita e pur essendo alto tocca picchi di velocità di 24 km/h», aveva raccontato il suo ex tecnico Guillermo Barros Schelotto. A Vinovo l’ex Boca Juniors sta dimostrando di possedere qualità fisiche importanti. I primi parametri sono impressionanti: grande resistenza e ottimo cambio di passo. Bentancur corre tanto, ma ha un bassissimo consumo a livello energetico. E siccome l’abilità tecnica era già nota, negli ambienti bianconeri sono convinti col tempo di poter trasformare Bentancur in un centrocampista di livello internazionale, capace di sposare la prestanza atletica a una costante lucidità mentale nelle fasi cruciali della partita".
Bentancur, 'apprendista perfetto' con qualità da fenomeno
Nella propria edizione odierna, Tuttosport ha tracciato un profilo di Rodrigo Bentancur, centrocampista classe '97 della Juventus, pronto a esplodere tra le fila bianconere. Ve lo riproponiamo integralmente:
"Rodrigo Bentancur parla sottovoce, è sempre educato e si confronta con il resto della Juventus, dai compagni ai magazzinieri con l’umiltà di uno che è arrivato per imparare, ma anche la sicurezza che un giorno userà ciò che ha imparato per comandare. E’ l’apprendista perfetto e questo gli è servito a entrare in uno spogliatoio adatto a crescere i giovani, ma certamente non facile considerato il numero e la portata delle personalità che lo frequentano. Spirito di sacrificio superiore e un instancabile esercizio per migliorare le proprie caratteristiche tecniche (se Pirlo, dicesi Pirlo, si continuava ad allenarsi sulle punizioni o se Nedved nel suo ultimo anno da professionista continuava a dedicare un paio d’ore alla settimana alla tecnica una ragione forse c’è ed è quella che deve scoprire Bentancur). Allegri lo vede bene e ne sta curando la crescita con forte dosi di fiducia e qualche schiaffo salutare, come la sostituzione nell’intervallo di Verona. Sa fare le cose difficili e le fa con coraggio, come le verticalizzazioni e i passaggi più lunghi, a volte pecca in quelle più semplici. E’ tatticamente molto disciplinato, non sembra fare fatica ad apprendere le novità e, soprattutto, non è spaventato dalle responsabilità che talvolta gli vengono caricate sulle spalle, per intendersi non si è finora mai visto un pallone bruciare fra i suoi piedi. «Rodrigo è un centrocampista da 13 km di media a partita e pur essendo alto tocca picchi di velocità di 24 km/h», aveva raccontato il suo ex tecnico Guillermo Barros Schelotto. A Vinovo l’ex Boca Juniors sta dimostrando di possedere qualità fisiche importanti. I primi parametri sono impressionanti: grande resistenza e ottimo cambio di passo. Bentancur corre tanto, ma ha un bassissimo consumo a livello energetico. E siccome l’abilità tecnica era già nota, negli ambienti bianconeri sono convinti col tempo di poter trasformare Bentancur in un centrocampista di livello internazionale, capace di sposare la prestanza atletica a una costante lucidità mentale nelle fasi cruciali della partita".
"Rodrigo Bentancur parla sottovoce, è sempre educato e si confronta con il resto della Juventus, dai compagni ai magazzinieri con l’umiltà di uno che è arrivato per imparare, ma anche la sicurezza che un giorno userà ciò che ha imparato per comandare. E’ l’apprendista perfetto e questo gli è servito a entrare in uno spogliatoio adatto a crescere i giovani, ma certamente non facile considerato il numero e la portata delle personalità che lo frequentano. Spirito di sacrificio superiore e un instancabile esercizio per migliorare le proprie caratteristiche tecniche (se Pirlo, dicesi Pirlo, si continuava ad allenarsi sulle punizioni o se Nedved nel suo ultimo anno da professionista continuava a dedicare un paio d’ore alla settimana alla tecnica una ragione forse c’è ed è quella che deve scoprire Bentancur). Allegri lo vede bene e ne sta curando la crescita con forte dosi di fiducia e qualche schiaffo salutare, come la sostituzione nell’intervallo di Verona. Sa fare le cose difficili e le fa con coraggio, come le verticalizzazioni e i passaggi più lunghi, a volte pecca in quelle più semplici. E’ tatticamente molto disciplinato, non sembra fare fatica ad apprendere le novità e, soprattutto, non è spaventato dalle responsabilità che talvolta gli vengono caricate sulle spalle, per intendersi non si è finora mai visto un pallone bruciare fra i suoi piedi. «Rodrigo è un centrocampista da 13 km di media a partita e pur essendo alto tocca picchi di velocità di 24 km/h», aveva raccontato il suo ex tecnico Guillermo Barros Schelotto. A Vinovo l’ex Boca Juniors sta dimostrando di possedere qualità fisiche importanti. I primi parametri sono impressionanti: grande resistenza e ottimo cambio di passo. Bentancur corre tanto, ma ha un bassissimo consumo a livello energetico. E siccome l’abilità tecnica era già nota, negli ambienti bianconeri sono convinti col tempo di poter trasformare Bentancur in un centrocampista di livello internazionale, capace di sposare la prestanza atletica a una costante lucidità mentale nelle fasi cruciali della partita".