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Il caso c'è, per quanto venga scavalcato da temi più pressanti nell'ordine del giorno. Rodrigo Bentancur, che oggi contro l'Udinese potrebbe tornare titolare in una giornata da turnover massiccio, è scivolato terribilmente indietro nelle gerarchie di Allegri. Nel 2018, l'uruguaiano è stato utilizzato per appena 14 minuti in campionato. Certo, ha giocato la semifinale d'andata di Coppa Italia contro l'Atalanta. In Champions, resta agli atti una non memorabile comparsata a Torino nel grigiore complessivo del secondo tempo contro il Tottenham. Quando gli Spurs si impadronirono del centrocampo. 

L'INIZIO COL BOTTO - Eppure la mediana bianconera, pur valorosa, in questa stagione non è certo quella degli anni d'oro in cui era difficile trovare spazio tra i califfi Pirlo, Pogba, Vidal. Bentancur, al netto dei quasi 21 anni, vanta una significativa esperienza di campo maturata negli anni al Boca e con la nazionale uruguaiana. Non sembra in dubbio la sua partecipazione al Mondiale di Russia. Certo, gli mancava fino alla scorsa estate il contatto con il calcio europeo ma è arrivato "già pronto", se si pensa a quanto Allegri l'abbia utilizzato fino a ottobre. Titolare in Champions contro Barcellona e Olympiakos, anche in campionato nei match d'andata contro Fiorentina, Atalanta, Lazio e Spal. 

IL CALO - Poi il graduale arretramento nell'anonimato, complice un calo di rendimento e - perché no - la migliore adattabilità ai movimenti del centrocampo a due. Nel 4-3-3 Bentancur non è sembrato particolarmente a suo agio da mezzala, anche se fisico e senso della posizione non gli mancano. Anzi, dovrà necessariamente migliorare negli inserimenti verticali per mettersi alla pari con i suoi più rodati colleghi di reparto. Oggi però potrebbe arrivare la grande occasione per il rilancio, insieme al ritorno a quel 4-2-3-1 in cui è sembrato sempre a suo agio. Il rapporto con Allegri pare ottimo, stando alle sue ultime dichiarazioni. Ma per l'uruguaiano è arrivato il momento di riprendersi la Juve. 

@pietroscogna