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Nello 0-0 di ieri sera contro il Barcellona c'è un'ottima notizia. Di attacco, atteggiamento e partita si è già parlato a lungo, ora è tempo di pensare alla difesa. Già, l'ottimo spunto per Allegri è proprio in quello 0 segnato a referto nella casella dei gol incassati. Il Barcellona di Suarez e di Messi, per 40', a secco: un'impresa non semplice, portata avanti con precisione e intelligenza - anche con un approccio a volte troppo votato alla protezione della propria porta - e nonostante le assenze. Fuori Chiellini a poche ore dalla partita, un imprevisto che in realtà regala certezze: Rugani e Benatia. Due volti che possono risolvere i problemi, in modo diverso... ecco come!

IL GIOVANE - Per Rugani il tempo degli esami è finito. Milan e ora Barcellona - pur non per scelta iniziale - hanno dato due segnali importanti: è pronto, è puntuale, è affidabile. Gli errori diminuiscono (anche se ancora qualche sbavatura c'è), la fiducia cresce. Eccome. Lui è il futuro, ma ha bisogno di giocare partite così. Troppo poco probanti - con il massimo rispetto parlando - Chievo, Cagliari e le altre, decisamente meglio sfide così. Si dispiace per il giallo, ma quel fallo è molto intelligente. Poi apre il gioco con buona intelligenza, senza rischi.

L'ESPERTO - Finalmente Medhi Benatia: la copertina di questa sfida è tutta sua. Suarez non è un cliente facile, lui lo argina lasciandolo a 0 tiri in porta. La miglior consacrazione possibile, per chi fino ad ora ha sempre avuto due volti: tanto decisivo con il suo Marocco, quanto insicuro e fragile fisicamente in bianconero. Ma questo Benatia è perfetto per una Juve che cerca certezze, che cerca un compagno per Chiellini, oltre che un'alternativa.

Che sia 3-4-3 o difesa a 4 poco cambia... se questi saranno sempre, gli interpreti ci sono, gli esami sono finiti.