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Centrale in una difesa a quattro o a tre, terzino se serve. E fa tutto sempre bene, forse sempre meglio. Andrea Barzagli non tramonta mai, ed è anche lui a commentare a Sky il dominio della Juve col Genoa: “Penso che i tanti gol di oggi siano figli di alcune situazioni già definite, e sei un po' sbadato in quei casi. Quest'anno c'è stato sicuramente un calo, ci sono 6 giocatori sopra i 20 gol... Non so se son bravi gli attaccanti o scarsi i difensori. Ho giocato io terzino per via dell'avversario. Era un 4-4-2, difensivamente non è un problema, spingendo invece devo correre e metterci qualità. Dietro me la cavo dai....Campionato chiuso? Lo sarà con la matematica. Contava partire bene, era una gara di testa e l'euforia di questi giorni ci ha aiutato. L'abbiamo sbloccata subito ed è andata in discesa”.

IL FUTURO - “Caldara arriverà tra un anno. Poi magari smetterò. Quando? Vediamo. Fin quando sto bene gioco, quando qualcuno mi dice di smetterla lo farò, e già in squadra me lo dicono...Gigi (Buffon, ndr) continua a dirmelo....".

MONACO - “Sulla carta rispetto alle altre due hanno meno qualità. Però sono molto insidiosi, giovani e con attaccanti pericolosi. Fanno un bel calcio e non hanno niente da perdere. In semifinale sono tutte pericolose, non li sottovaluteremo".

MVP - “Dico Mario, si fa sempre in due. Paulo ha fatto cose strepitose, ma Mandzukic ha segnato e ci da tanto in campo”.

SEMPRE BARZAGLI – A Mediaset Premium invece ha commentato così, stagione e partita: “Abbiamo sempre avuto equilibrio. Dopo la gara con il Barcellona, dispendiosa, qulla col Genoa era una gara difficile sul piano mentale, ci siamo comportati bene, l'abbiamo affrontata bene e anche come si muove il gruppo ha dato una spinta in più. Siamo in netto vantaggio, meritato, non sottovalutiamo nulla e non ci fermiamo fino all'obiettivo. Cosa è successo in questi mesi? Al di là del modulo è cambiato l'ordine e la voglia di sacrificarsi da parte di tutti, questo ci dona forza anche a chi sta dietro e la convinzione di giocarcela con chiunque a livello europeo. L'anno scorso con il Bayern abbiamo giocato bene ma non c'era la convinzione, quest'anno con il Barcellona c'era ora ce la giochiamo con il Monaco e vedremo. Cosa è cambiato dopo Firenze? Un'intuizione del mister, bravo lui ma anche i giocatori bravi a sacrificarsi, si corre molto ma ci sono i risultati, in questi anni prendiamo un legnata e poi ci rialziamo, il mister ci ha messo del suo ma ora le cose vanno molto bene”.