IN DIFESA DEL DOMANI - Le lacrime immortalate dopo Inter-Juve hanno un significato ben preciso: anche nel momento più complicato delle ultime sette stagioni, il nocciolo duro dello spogliatoio campione d’Italia non vuole lasciarsi sfuggire questo scudetto. Vale per Chiellini, scatenato a bordo campo fino al 3-2 di Higuain, per Barzagli e Buffon, protagonisti di un abbraccio liberatorio. Ma se per il capitano quello di sabato scorso è stato l’ultimo saluto a San Siro, il numero 15 avrà altri appuntamenti alla Scala del Calcio. “Ho parlato con la dirigenza e c’è la voglia di continuare insieme”, confessava già negli scorsi mesi Barzagli. La situazione non è cambiata, nonostante le evidenti difficoltà mostrate da una retroguardia che necessita di un rinnovamento: per il classe ’81 - il cui contratto scadrà a giugno - è pronto il rinnovo per un’altra stagione. E se il recente avvertimento “non posso giocare 60 partite all’anno” è sempre valido, il ruolo del centrale toscano sarà importante soprattutto nel rapporto con i nuovi. Uno su tutti, Mattia Caldara: il talento in arrivo dall’Atalanta è pronto a giocarsi un posto già nei primi mesi a Torino sotto l’ala di Barza, modello di affidabilità e stile Juventus che ormai sembra aver dato tutto (o quasi) alla causa bianconera. E forse, da quelle lacrime nascerà allora una Juve nuova, a partire dalla difesa.
Barzagli, Caldara e non solo: sfoglia in gallery i piani della Juve in difesa, tra conferme e innesti dal mercato.