commenta
Un viaggio nella macchina del tempo, tutto nella stessa sera: presente, passato e futuro della difesa della Juventus passano veloci come un battito di ciglia. I primi due rappresentati da chi è già una bandiera bianconera come Andrea Barzagli, il terzo nelle vesti del giovane Mattia Caldara.

PROF BARZAGLI - Barzagli è il solito “professore”, come da soprannome attribuitogli da Max Allegri. Il centrale bianconero spazza via tutti i dubbi su un presunto calo di condizione - che a 36 anni sarebbe tutto sommato comprensibile - e sfodera contro la Fiorentina una delle sue migliori prestazioni recenti. Tornato al centro della difesa dopo l’esperimento tattico da terzino, il numero 15 (ieri capitano) ha bloccato con calma olimpica tutti i tentativi degli attaccanti viola. Zero tiri nello specchio della porta per Simeone e co., a dimostrazione del fatto che la Roccia sia ancora solida. Non potrà (né dovrà) giocare tutte le partite della stagione, ma in questo momento il segnale lanciato dal Barzagli esascudettato è una delle note più liete all’interno di un ciclo fondamentale di partite: ora il Torino, poi l’Olympiacos in Champions, quindi l’Atalanta.

CALDARA GOLEADOR - Già, l’Atalanta. Nella sorprendente Dea brilla già dalla scorsa stagione un ragazzo dal volto pulito e dalla classe che ricorda da vicino i grandissimi. La Juve se l’è assicurato nella scorsa sessione di mercato invernale per 15 milioni più bonus, lasciandolo in prestito a Bergamo per un altro anno e mezzo. Una cifra che appare già ridicola, di fronte alle prestazioni del ventitreenne: ieri - contro il Crotone - è arrivato il primo gol della stagione, che si aggiunge ai 7 del campionato 2016-17, andando a formare un bottino da centrale goleador. I dubbi sulla futura conferma in bianconero stanno svanendo partita dopo partita, viste anche le qualità morali del ragazzo: “Sta un pezzo avanti”, conferma Gasperini, che l’ambiente juventino lo conosce bene. Caldara come erede di Barzagli: un bel viaggio nella macchina del tempo.

@mcarapex