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Barcellona-Juventus è il match totale. Non soltanto per la portata mediatica di un quarto di finale nella massima competizione europea, non solo per il prestigio delle due società e dei campioni in campo. Il match in programma mercoledì sera al Camp Nou avrà un significato ben preciso anche in chiave futura. Per i bianconeri passare il turno, dopo il 3-0 dell’andata, non varrebbe soltanto a conquistare le semifinali di Champions League a due anni di distanza dall’ultima volta: replicare la prestazione dello Stadium ed eliminare i blaugrana è fondamentale anche in ottica mercato.

SCONTRO PER VERRATTI - I taccuini dei dirigenti di Juventus e Barcellona vedono molti profili in comune: primo fra tutti, ovviamente, quel Marco Verratti eliminato dai blaugrana nel leggendario 6-1 al PSG dello scorso 8 marzo. Un giocatore considerato apparentemente incedibile dal patron dei parigini Nasser Al-Khelaifi: eppure qualcosa, intorno al regista della Nazionale italiana, comincia a muoversi. Lo dimostra l’incontro dei bianconeri con Donato Di Campli, andato in scena la scorsa settimana a Pescara: Fabio Paratici ha parlato con il procuratore anche e soprattutto della stellina biancazzurra Mamadou Coulibaly, ma il discorso si è inevitabilmente esteso anche al futuro di Verratti. Del gioiello del Paris Saint-Germain si parla anche in Bundesliga, con la presenza fissa del Bayern Monaco ad agitare ulteriormente le acque. Con l’addio al calcio di due colonne come Xabi Alonso e Philip Lahm e il futuro ancora incerto di Arturo Vidal, il club bavarese è pronto a investimenti importanti per rivoluzionare la linea mediana agli ordini di Ancelotti. Così, oltre a profili giovani del calibro di Julian Brandt e Sebastian Rudy, il sogno rimane lui: Verratti, il più conteso sul mercato. Per questo il Barça è ben consapevole che, per battere la concorrenza, l’eventuale rimonta contro la Juve in Champions rappresenta un crocevia decisivo. Perché, come ribadito spesso da Di Campli, “Marco ha grandi ambizioni” e sogna di alzare quella Coppa sfuggita nel peggiore dei modi. In poche parole, serve una società che si dimostri in grado di puntare costantemente alla vittoria in Europa: per questo motivo il segnale lanciato dalla Juve nella gara d’andata potrebbe assumere i contorni di una vera e propria dichiarazione di intenti.

TERZINI E ATTACCANTI - Ma Verratti non è il solo protagonista del duello sul mercato tra Barça e Juve, influenzato necessariamente dall’esito dello scontro al Camp Nou. Si pensi a Hector Bellerìn, esterno classe ’95 dell’Arsenal che risolverebbe in un battibaleno i problemi anagrafici dei bianconeri sulla fascia destra, ma anche la scarsa efficacia dei blaugrana in un ruolo che ha visto alternarsi in questa stagione Rafinha e Sergi Roberto. Un prospetto in crescita, così come il giovanissimo Vinicius Jr., il "nuovo Neymar" che continua a incantare i tifosi del Flamengo (guarda qui la sua ultima doppietta). La clausola rescissoria dell’attaccante classe 2000 impone un investimento da 30 milioni di euro, ma anche in questo caso i soldi non bastano: serve un progetto che dimostri al giocatore le concrete possibilità di dominare in ambito continentale. Senza considerare poi la pazza idea che porta al nome di Dries Mertens: contratto in scadenza con il Napoli e rinnovo pronto con clausola rescissoria attivabile a partire dalla fine della prossima stagione. Un boccone troppo ghiotto per Juve e Barcellona, che hanno già sondato il terreno prima della fumata bianca relativa alla firma del belga. Tra speranze e strategie, il primo passo da compiere è sempre quello: eliminare l’avversario principale, in Champions e sul mercato.

@mcarapex