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Gonzalo Higuain compie 30 anni. Un personaggio unico, discusso, amato, criticato come pochi nel passato recente del calcio italiano. Il Pipitaha sempre fatto parlare di sé, per le magie viste sul campo, per i gol, ma anche per quanto successo fuori dal terreno di gioco e, soprattutto, per quel trasferimento dal Napoli alla Juventus che lo rende tanto odiato dagli uni, quanto amato dai colori bianconeri. Dopo la meravigliosa prestazione contro il Napoli e il flop contro l'Inter, ripercorriamo i suoi 30 anni.

DALL'ARGENTINA AL NAPOLI - Higuain, nato in Francia, ma con cuore e spirito argentino, cresce come attaccante nel River Plate. E' lì che si mette in mostra agli occhi del calcio europeo, soprattutto con quella meravigliosa doppietta dell'8 ottobre del 2006 nel 3-1 al Boca Juniors. Il Real Madrid si è già convinto e, il 14 dicembre di quello stesso anno, pochi giorni dopo che il Pipa ha compito 19 anni, il trasferimento a titolo definitivo ai Blancos è realtà per 13 milioni di euro. Nella capitale spagnola è pioggia di gol, ben 122 in 264 partite giocate, ma, nonostante tre titoli vinti in Spagna, il Real Madrid non va mai vicino alla conquista della decima Champions League. Higuain segna solo 9 gol in 48 presenze in Europa e fatica a trovare un posto da titolare inamovibile, finendo per alternarsi sempre più con Karim Benzema. Il 27 luglio del 2013 fa le valigie e vola a Napoli, per 40 milioni di euro. Vince la Coppa Italia, ma arriva poi il momento della delusione più grande, nell'estate successiva: la finale Mondiale persa contro la Germania, con una disastrosa prestazione del Pipita, decisivo in negativo nella sconfitta dell'Albiceleste.

ALLA JUVE PER VINCERE - Innegabile che l'argentino in azzurro si tolga diverse soddisfazioni, su tutte la Supercoppa Italiana, vinta proprio contro i bianconeri in finale, e il terrificante record di gol nella storia della Serie A, con 36 reti in 35 partite. E' però arrivato il momento di vincere con continuità, in una carriera che necessita di grandi successi, soprattutto dopo le due finali di Coppa America perse consecutivamente con l'Argentina contro il Cile. Due 0-0 fotocopia dopo i tempi supplementari, che vedono ancora un Higuain opaco. Nel primo caso il centravanti sbaglia uno dei calci di rigore che decidono il match e nel secondo fallisce una ghiotta occasione davanti al portiere avversario nei tempi regolamentari. Dal Napoli, il 26 luglio del 2016, passa alla Juventus. I 90 milioni di euro sborsati dai bianconeri sono un record di sempre per la Serie A, ma il Pipita non delude le attese. Alla Juventus sono già 43 i gol in 76 presenze, con grande continuità anche in Champions, dove ha timbrato 7 reti in 18 partite. Peccato per il digiuno nel giorno più importante, lo scorso 3 giugno a Cardiff contro il Real Madrid, nell'ennesima finale persa in carriera.

E ORA? - Higuain in questo inizio di stagione ha mostrato alti e bassi. Dopo essere stato irriconoscibile fino a inizio novembre, il Pipita si è scatenato e ora, come ha spesso ricordato Massimiliano Allegri nel recente periodo, vive una condizione fisica ottimale, che gli permette di essere decisivo con costanza. Come contro il Napoli, con quel gol che lo ha fatto maledire ancora una volta dal popolo partenopeo, esaltandolo nuovamente agli occhi dei tifosi bianconeri. Poi, la brutta prestazione contro l'Inter, a rendere meno positiva una settimana da sogno per la Vecchia Signora. Higuain, comunque, sta lavorando sodo per migliorare ancora e volare sempre più alto. L'unico obiettivo è segnare per vincere. Senza più fermarsi in finale. Auguri, Pipita!

Il meglio dei 30 anni di Higuain nella nostra gallery dedicata.