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Persino l’arbitro Marco Guida lo ammette: il tocco di mano di Rafael Tolói in Atalanta-Juventus era da sanzionare con il penalty. “Juve, scusa: era rigore!”, sono le parole del fischietto di Pompei che campeggiano sulla prima pagina odierna di Tuttosport. Il direttore di gara avrebbe riconosciuto l’errore con i dirigenti bianconeri, dopo il 2-2 di venerdì sera allo stadio Atleti Azzurri d’Italia. Nel postpartita - riporta il quotidiano - i vertici della società hanno incrociato l'arbitro mentre scendevano negli spogliatoi. I toni sono comunque rimasti pacati, con Beppe Marotta che ha chiesto spiegazioni riguardo all'episodio. È stato allora che Guida ha ammesso il proprio sbaglio. 

L’EPISODIO - Tutto accade al quarto d’ora del secondo tempo, con il risultato sull’1-1 dopo la rete di Conti prima dell’intervallo e il successivo autogol di Spinazzola. Su un cross da sinistra Tolói stacca insieme a Bonucci nell’area di rigore nerazzurra, colpendo evidentemente la sfera con il pugno. L’arbitro Guida inizialmente assegna il calcio di rigore alla Juve, poi cambia decisione e fischia la punizione a favore dell’Atalanta per posizione di fuorigioco di Mandzukic. E’ vero, l’attaccante croato si trovava al di là di tutti i difensori avversari nel momento in cui gli è arrivato il pallone: ma ciò avviene proprio dopo il fallo di mano del difensore brasiliano. È evidente quindi che l’assistente Di Fiore abbia scambiato il tocco irregolare con un colpo di testa di Bonucci. In ogni caso l’errore per la squadra arbitrale di Guida è da matita blu, e pure il fischietto trentacinquenne - internazionale dal 2014 - avrebbe poi avuto occasione di ammetterlo.