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Partiamo da una considerazione: l’Atalanta è un'ottima squadra, addirittura sottovalutata. Alcuni dicevano che non fosse abituata alle competizioni europee e che avrebbe subito un fisiologico calo, ma io conosco bene Gian Piero Gasperini e la sua mentalità. Anche lui sottovalutato a suo modo, perché arrivato all'Inter durante un periodo di trasformazione.

Per assurdo, la Juventus a Bergamo ha giocato troppo bene all'inizio, per poi limitarsi all’accademia. Con le dovute proporzioni, potremmo dire che quanto visto all’Atleti Azzurri d’Italia ha rispecchiato l’andamento della finale di Champions League contro il Real Madrid. E poi gli atalantini hanno impostata alla grande la gara, a prescindere dagli errori dei singoli. Gli uomini di Gasp fanno finta di niente, ti fanno accomodare a tavola e poi ti tolgono la sedia sul più bello. Poi c'è il VAR e il non-VAR, certo: ma a rimanere è la sensazione che l’andamento di questa sfida sia stato un po’ strano.

Per quanto riguarda la tecnologia, basti dire che le regole o si fanno rispettare sempre o non si fanno rispettare affatto. Ciò non significa che il risultato sia unicamente figlio degli episodi, ma non si può comunque vedere un rigore calciato con tre avversari già presenti in area che non viene fatto ripetere.

La Juve deve ripartire dalle proprie certezze. L’esordio da titolare di Bernardeschi è stato ottimo: non dimentichiamo che Allegri pretende dai propri esterni la conoscenza di determinati meccanismi in fase di copertura. Schemi che sia l’ex Fiorentina sia Douglas Costa hanno dimostrato di dover ancora assimilare. Serve ancora pazienza.

Il Napoli è primo, ma il campionato non è ancora giunto allo snodo fondamentale. Quest’ultimo andrà in scena a febbraio, laddove si consumeranno i match decisivi. Fino ad allora, possiamo soltanto discutere di teoria. Ma sarà comunque curioso vedere come la Juventus riuscirà a gestirà l'ultra-vertice della classifica qualora gli azzurri mantenessero questo rendimento. La grande risposta sullo scudetto - il primo dell’era De Laurentiis o il settimo consecutivo dell’era Agnelli - arriverà presto.