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E' stato arrestato dai carabinieri a Cernusco sul Naviglio, Loris Grancini, capo ultrà dei Vikings juventini perché deve scontare una condanna definitiva a 11 anni per un tentato omicidio con arma da fuoco. I fatti risalirebbero al 5 ottobre 2006 e sarebbero legati ad una ritorsione per una lite: come riporta Repubblica.it, per i giudici Grancini fu "il mandante" mentre Pasquale Romeo, condannato a nove anni con rito abbreviato, l'esecutore materiale che sparò due colpi di pistola contro Massimo Merafino dopo una lite davanti al bar 'Los Hermanos', in zona viale Monza. Come scrive Repubblica, "Operaio, 44 anni, secondo gli investigatori Grancini è anche uomo di Cosa Nostra e della cosca calabrese dei Rappocciolo. Nel 1998 scampó a una sparatoria che era un regolamento di conti in viale Faenza, alla Barona. Il suo nome è comparso anche in altre due indagini: una sul suicidio di un capo ultrà a Torino e l'altra su presunte infiltrazioni della 'ndrangheta nel marketing della Juventus. Ad aprile era stato colpito da un Daspo di 8 anni dopo alcune denunce per istigazione a delinquere. L'ultima vicenda che lo coinvolge risale a cinque mesi fa: a luglio il capo ultrà bianconero è stato, difatti, accusato di tentata estorsione e atti intimidatori nei confronti del titolare di una società di eventi sportivi".
(foto torino.corriere.it)