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Probabilmente neppure la vittoria nel derby di ieri sera avrebbe dato alla Juve il “dispiacere” di festeggiare lo scudetto sul divano. A ribadirlo è la Roma, che esce vittoriosa da San Siro con un 4-1 sul disastrato Milan di Montella (una sola vittoria, contro il Palermo, nelle ultime sei partite). Il Napoli di Sarri ansima sul collo dei giallorossi, così Dzeko e compagni decidono di balzare di nuovo al secondo posto. Meglio così: in fondo esultare lontani dal campo come l’anno scorso non ci avrebbe dato la medesima soddisfazione. E poi, adesso, la goduria può diventare davvero leggendaria.

Proiettatevi per un attimo a domenica prossima, allo stadio Olimpico. Con la Roma a -7 e sole tre giornate al termine del campionato, alla Juve basta un pareggio per festeggiare il titolo in casa di Totti e compagni. All’ultimo anno da giocatore del capitano, con Allegri ancora in corsa per tutto e Spalletti fuori da tutto, immaginatevi per un attimo questa prospettiva: a pochi minuti dalla fine, ecco arrivare un calcio di punizione dal limite dell’area. E’ Miralem Pjanic ad avvicinarsi al pallone, con in mente il precedente di quella parabola segnata alla Juve nell’agosto 2015, in quello stesso stadio. E come fece Osvaldo tre anni fa, punisce la sua ex squadra. Come dite, troppo bello per essere vero? Chissà: certo è che alzargli lo scudetto in faccia sarebbe molto più divertente che festeggiarlo sul divano...