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Perchè le squadre spagnole non vengono sorteggiate “mai” tra di loro? Non so voi, ma una bella controllatina alla temperatura delle biglie nell'urna di Nyon, io la darei. O quelle con dentro un nome iberico hanno un particolare facilmente riconoscibile da mani esperte?

Si sacrifichi pure un'inglese, ma la federazione spagnola conta: eccome se conta. Sta di fatto che Sheva mette le mani dove sa e, porca miseria, mi fa saltare un bel flamengo a Siviglia. Già mi immaginavo a battere le mani freneticamente in doppio ritmo binario, facendomi circondare dalle molli volute di una “muchachita” andalusa dagli occhi color di tizzone bruciato, mentre le sue nacchere duettavano con i miei tacchi. Tutto svanito in una nuvola di delusione.

Mi tocca ancora una volta il fandango, zoppo come il diavolo, trito e ritrito, de-javu peggio di Juventus – Real Madrid. Anzi, giusto proprio come Juve – Real. Alla faccia delle novità. Che barba. El Buitre occhieggia Pavel, ma quel menagramo di Totti sembra suggerire il nome dei blancos prima della mano di Sheva. Tutto calcolato o previsto? Forse solo un caso. Alzi la mano chi crede che nel calcio tutto succeda per caso.

Mai un Barça – Madrid da dentro o fuori. Ebbene, al Barcellona ci pensi la Roma, che a mio avviso non parte battuta, che a CR7 ci pensiamo noi. Sicuramente in questo momento nella capitale spagnola non stanno facendo salti di gioia. Solo ieri As usciva con una pagina eloquente: Roma  sì Juve no. Potrebbe essere oggi il titolo di qualche giornale catalano. A Madrid ci temono, perché contro la Juve sono usciti le ultime 3 volte in gare di andata e ritorno. Lippi, Capello ed Allegri, tre mister e unico risultato: il re di Spagna che piange.

Siccome a Cardiff sappiamo tutti come è finita, si fa strada una ragione in più per matare Zidane ed i suoi. Caro Zizou, in attesa che ritorni a Torino (hai visto mai?) tra qualche anno, dopo che l'era Allegri avrà la fine fatale, stavolta non è partita secca. La ferita non è rimarginata, buttarti fuori sarebbe un ottimo disinfettante.

Meglio in casa la prima, nello Stadium ribollente di tifo e di umori, perché il popolo juventino si esalta al suono della musichetta “...the champions”, specie se c'è da graffiare i Galacticos. Tanto, diciamolo, del “miedo escènico” i nostri lo conoscono a menadito e se ne fanno un baffo, lo stesso baffo de conquista del Caballero Misterioso, per cui stravedeva Carmencita, dopodichè noi bambini tutti a nanna. Cavolo, mi viene in mente che all'andata dovremo fare a meno di Benatia e di Pjanic, cavolo. Passi Benatia, ma chi imbastisce l'azione? Bentancur? Marchisio? Dybala a tutto campo? Poi penso che ci possiamo far attaccare per ripartire, ma CR7, Asensio e Isco non sono Cornelius, Petagna e Papu Gomez, porca miseria. Speriamo, fino alla fine.

Ma mai che le spagnole vengano sorteggiate una contro l'altra, mai.