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La Juventus si ferma, per una sera, dopo una serie incredibile di vittorie. E ridà vita a un campionato che, altrimenti, sarebbe stato chiuso già prima di Pasqua. Lo 0-0 di sabato sera, contro la Spal, ha rallenato la corsa di Dybala e compagni, dando nuove energie al Napoli del Maestro Maurizio Sarri, che scendendo in campo 24 ore dopo ha potuto giocare sapendo di avere in mano la possibilità di portarsi a meno due (ma come, non era uno svantaggio?).

CORSA AL PALAZZO - E invece, dopo aver passato la serata a gufare in ritiro a Castel Volturno, gli azzurri sono andati a letto carichi e convinti per portare a compimento la missione Genoa e riaprire il campionato, dando così modo al proprio allenatore, al fautore e massimo esponente del bel gioco italico, di dichiarare: "Fosse per me andremmo fino al palazzo a prendere il potere, ma non è così semplice". Il "palazzo", quell'entità misteriosa, quel "potere forte" che, da sempre, aiuta la Juventus e le squadre del Nord e impedisce al Napoli di emergere e arrivare allo scudetto.

CI VUOLE LA CAMICIA - Forse, invece, a fermare la "corsa al palazzo" è il Napoli stesso, col suo allenatore in prima fila. Finché l'ambiente, a partire dal presidente Aurelio De Laurentiis per arrivare all'ultimo dei tifosi, continuerà a dare alibi alla squadra, finché Sarri continuerà a parlare del fatturato, la società Napoli non farà mai il salto di qualità necessario per arrivare ai vertici. Perché il bel gioco - se mai c'è - non basta, per entrare a palazzo ci vuole la camicia. E non tutti sanno portarla.