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Cos’ha Higuain? Segna poco (solo 2 gol in 6 partite) e questo lo rende nervoso, e proprio perché è nervoso non segna? Poi, siccome Icardi gli ha soffiato il posto in Nazionale, si innervosisce ancora di più e la rabbia non gli fa inquadrare la porta? Oppure segna poco perché è ancora troppo appesantito dagli apericena torinesi che non riesce a smaltire? Sapete cosa vi dico: uno che mediamente, ogni stagione, la butta dentro dalle 30 volte in su, non può essersi dimenticato come si fa e, presto o tardi, i gol tornerà a farli.

Secondo me, se esiste un problema alla Juventus – 1° in classifica a punteggio pieno in campionato, ricordiamolo - non sono le polveri bagnate di Higuain, visto che l’attacco di gol ne ha prodotti finora ben 15, bensì l’inedita permeabilità della difesa, da sempre il reparto-forte sul quale si sono costruite finora tutte le vittorie. Nelle 6 gare ufficiali disputate fin qui, la Juve ha incassato 9 reti. Un anno fa era a quota 4 e arrivò a 9 solo alla 15° gara, nella stagione 2015-16 ce ne vollero addirittura 7 di partite per subirne così tanti. 

Qualcuno, come sempre esagerando,ha già paragonato questa Juve a quella di Maifredi, che in un’unica stagione incassò la bellezza di 50 gol in 49 gare disputate: praticamente, un gol a partita. Vi ricordo i nomi di quella difesa: Julio Cesar,Napoli, De Marchi, Luppi , Bonetti e Fortunato. Barzagli (seppur agè) Chiellini (coi suoi problemi muscolari) Benatia, Howedes,Rugani , Alex Sandro e financo De Sciglio saranno migliori e più affidabili? Eddai, non c’è paragone! I numeri spesso sono impietosi, come taluni azzardati accostamenti. Poi, che non sia facile sostituire 2 pilastri come Bonucci e Dani Alves,ci arriviamo tutti.

Lì dietro qualcosa non funziona alla perfezione, ne siamo consapevoli: prendere 6 reti, tra Supercoppa e Barcellona, obiettivamente non è da Juventus. Concedere in campionato, a squadre di medio-basso livello, così tanti tiri in porta, altrettanto. A Reggio Emilia non ha fatto volare il cappotto perché fa ancora caldo e non l’aveva addosso, però Allegri era visibilmente contrariato dai continui svarioni difensivi, tamponati nel finale con Barzaglione. 

Il gol preso dal Sassuolo è stato il risultato di una sequenza di errori quasi comici, iniziati da Lichtsteiner e proseguiti poi da Buffon, Rugani e Chiellini. Un vero e proprio gol da babbi, incassato poco dopo il raddoppio di Dybala e che, fortunatamente, non ha mandato nel pallone la squadra, frustrando così il possibile tentativo di rimonta degli emiliani. Ma qualche distrazione e imprecisione di troppo la si era notata già nella prima frazione di gioco, segno che il reparto necessita di una registrata globale. Perché Falcinelli e Adjapong non sono CR7 e Messi, però la facilità con la quale in alcune occasioni si sono bevuti Lichtsteiner e Rugani non lascia completamente tranquilli.

Lichtsteiner non sarà più il “trenino del Bernina” ma non può essere nemmeno quello visto col Sassuolo. Rugani ormai è un titolare stabile del reparto, finora ha accumulato ben 360’ in campionato e quindi la scusa del “gioca poco” non vale più: con tutte le attenuanti del caso, a cominciare da quella del dover prendere maggiore confidenza coi compagni, Daniele deve saper trasmettere a chi gli gioca a fianco e a chi lo guarda dalla tribuna meno insicurezza. Diamogli tempo, ma neanche troppo. Come dice Barzagli, quando fai parte della rosa della Juventus devi essere pronto. Subito, o quasi. Pure Bonucci, per passare dalle “bonucciate” al regista della difesa, ci impiegò il dovuto. Per questo con Rugani saremo clementi. Il discorso vale anche per Benatia, autore di prestazioni fin qui altalenanti: malissimo in Supercoppa, male(come tutti) nel 2° tempo col Barca, ermetico e preciso con Cagliari e Chievo. Serve continuità nelle prestazioni pure per lui.

Ho però come l’impressione che, appena sarà abile e arruolato, Howedes si ritaglierà da subito uno spazio importante a scapito,inevitabilmente, di qualcun’altro. Perché, se è vero come va ripetendo lo stesso Allegri “i campionati si vincono con le difese forti”, lì dietro va recuperata quella sicurezza smarrita.