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E se il problema fosse che corre troppo? A giudicare da tutte quelle critiche, tra chi scherza e chi no, sul suo stato di forma potrebbe sembrare paradossale. Ma a giudicare da quanto fatto contro Lazio e Sporting Lisbona, ad esempio, il problema di Gonzalo Higuain potrebbe davvero essere quello. Perché fermo sicuramente non lo è stato. Anzi. E non a caso dopo gli 'schiaffi' ricevuti da Max Allegri con le panchine pre-sosta, ora sono arrivate le 'carezze' di un allenatore finalmente e nuovamente contento dal lavoro svolto dal suo centravanti nonostante abbia vissuto un feeling col gol decisamente migliore in altri fasi della propria carriera.

MONDIALE A RISCHIO – In effetti contro lo Sporting ma anche già contro la Lazio, il Pipita ha fatto vedere come la condizione sia nettamente migliorata rispetto alle prime battute della stagione. Tanto movimento senza palla, una pressione continua nei confronti degli avversari, un lavoro spalle alla porta di vitale importanza per provare a sbloccare una manovra piuttosto lenta e prevedibile. Il classico lavoro sporco, insomma, che tanto piace agli allenatori e che poco appare agli occhi di chi vorrebbe l'Higuain da oltre trenta gol a stagione sempre produttivo in zona gol. Quello stesso lavoro che non è sempre stato nelle corde del centravanti argentino, preteso da Allegri ma che alla lunga lo sta rendendo meno efficace e forse addirittura snaturando. Un Higuain al servizio della squadra è qualcosa di auspicato fin dall'inizio, ma farlo stazionare così poco in area di rigore rischia di disinnescarlo. Perché un Higuain senza gol serve poco anche al netto di tutto il sacrificio possibile per il resto della squadra. Ma Higuain dovrebbe essere messo nelle condizioni di fare gol, cosa che in questo momento non accade. E intanto Sampaoli continua a preferirgli Icardi e tutti gli altri. Il Mondiale è sempre più a rischio, anche a causa di quella che potrebbe essere un'evoluzione tattica ma che potrebbe anche trasformarsi in un'involuzione del bomber.

@NicolaBalice