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E' tutto pronto per l'inizio della Serie A 2017-18. Domani Juventus-Cagliari darà il via alla prima giornata di campionato, con fischio d'inizio alle ore 18. Max Allegri - dal Training Center di Vinovo - presenta il match contro i rossoblù, prima dell'allenamento che dovrebbe svolgersi all'Allianz Stadium. Un'occasione per partire al meglio nella cavalcata verso il settimo scudetto consecutivo e dimenticare così la delusione della sconfitta in Supercoppa Italiana. Ecco i temi principali della conferenza stampa della vigilia del tecnico bianconero, evidenziati da ilBiancoNero.com.

BARCELLONA - "Il primo pensiero oggi va alle vittime di Barcellona, in questo momento è più importante di una partita di calcio. I nostri figli troveranno sicuramente un mondo peggiore e più difficile, questo mi preoccupa. E' un giorno molto triste". 

MERCATO - "Oggi parlare di mercato non ha senso, domani abbiamo la prima partita di campionato, che è sempre difficile. Non ci sono contraddizioni con la società sul mercato, a metà campo abbiamo bisogno di un giocatore in più. Matuidi ancora non è della Juve".

CAMPIONATO E CHAMPIONS - "E' normale che le avversarie si siano rinforzate, si abbassa il margine di errore dopo sette anni. Continuare a vincere è sempre più difficile. La nostra stagione comincia domani con il campionato, la stagione vera il primo settembre con la chiusura del mercato. Ma noi possiamo fare una grande Champions solo affrontando la Serie A nel migliore dei modi".

SUPERCOPPA - "Domenica abbiamo giocato una partita tecnicamente brutta dal 10' del primo tempo al 45'. Noi dobbiamo sbagliare meno tecnicamente, nella semplicità e nell'importanza della giocata. La formazione di domani non l'ho decisa". 

SUPERFICIALITA' - "Domani dobbiamo ritrovare un po' di fiducia, che la partita di domenica ci ha tolto. Quando pensi di vincere, perdi: questa è la differenza che passa tra una squadra superficiale e una attenta. La Lazio ha vinto la partita meritatamente perché noi siamo stati disattenti". 

PAPASTATHOPOULOS - "Cosa mi ha detto Sokratis? Non è vero che ho parlato con lui". 

FAVORITI - "Juve favorita? Solo se tutti ci rimettiamo con le orecchie basse e lavoriamo. Allora sì, è favorita. Se affrontiamo la stagione con presunzione e partendo dal fatto che i bianconeri vincono di sicuro, no. L'importante è arrivare a marzo ed essere in lotta per i tre obiettivi. Ci vuole molta calma ed equilibrio. Ad agosto tutti han vinto lo scudetto, poi a settembre c'è già chi pensa al mercato di gennaio". 

CONCENTRAZIONE - "Se abbiamo riattaccato la spina? Sì. Io speravo di fare peggio le amichevoli, invece quelle sono andate troppo bene".

BERLINO E CARDIFF - "Ci sono delle analogie tra la prima finale di Champions e la seconda: bisogna essere bravi e ripartire dalle cose semplici, rispetto a due anni fa. La preparazione è partita in ritardo, il mercato è tutto aperto... ecco le analogie". 

TUTTO IN DISCUSSIONE - "Riferimenti alla presunzione? E' un messaggio che dò a tutti. Per rimanere a certi livelli la normalità dev'essere quella di fare grandi stagioni, a prescindere dalle finali di Champions o dagli scudetti. Se domani non battiamo il Cagliari viene rimesso tutto in discussione, non possiamo pensare a quello che abbiamo fatto l'anno scorso". 

VAR - "Per quanto riguarda il VAR, è uno strumento nuovo, vediamone lo sviluppo. Al momento può dare dei vantaggi, bisogna vedere come lo gestiscono: è la gestione l'aspetto più difficile. Il lato positivo è il minuto di time-out, come nel basket, grazie al quale puoi dare indicazioni ai giocatori". 

OBIETTIVI - "Non sono un padre-padrone, non rientra nel mio modo di essere. I giocatori devono essere responsabili, l'allenatore non deve fare il cane da guardia. Tutti abbiamo degli obiettivi singoli, io voglio essere l'allenatore che vincerà il quarto scudetto di fila". 

DE SCIGLIO - "Mattia è un ragazzo che con me ha giocato due anni, facendo due buoni campionati, poi si è un po' perso. Ha qualità importanti, gli serve un percorso per tornare a fare ciò che sa fare. Non ha perso le sue qualità, su quella fascia c'è lui e c'è Lichtsteiner che è in ottima condizione: entrambi mi garantiscono copertura".

REAL MADRID - "A Cardiff forse c'era troppa convinzione, il mondo Juve non ha avuto rispetto del Real Madrid. E invece il Real Madrid ha vinto, perché semplicemente è la squadra più forte. Una squadra così non può giocare una finale da sfavorita. Nel secondo tempo ci hanno massacrati, e dobbiamo accettarlo". 

DYBALA - "Paulo non ha ricevuto pressioni dalla 10 perché ha un carattere straordinario, ha obiettivi ben chiari e va dritto verso l'obiettivo. E' una stagione importante per lui, deve confermarsi in Italia e soprattutto in Europa. Farebbe un errore pensando di essere arrivato al massimo, deve mettersi in discussione come tutti". 

SOLD OUT - "E' importante ripartire dall'Allianz Stadium tutto esaurito, abbiamo bisogno del supporto dei tifosi". 

IL RUOLO DELLA JOYA - "Io non ho mai detto che Dybala era un centravanti, lo faceva nel Palermo, ma il suo ruolo è quello di giocare dietro le punte. Al momento gioca a tutto campo, ma non deve abbassare l'intensità agonistica della partita. Quest'anno - e gliel'ho detto - deve fare una stagione straordinaria".