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Alla fine della stagione, Allegri quasi certamente lascerà la Juve. E, se ci pensate, lo farà nel momento giusto, il migliore per lui.

A meno di clamorose sorprese, se ne andrà da vincitore quanto meno di uno scudetto. E non si tratta di uno scudetto qualsiasi: per lui sarebbe il terzo in bianconero, per la Juve addirittura il sesto consecutivo, quello della leggenda (nessun club ne ha mai vinti tanti di fila in oltre cento anni di storia del campionato). Se poi gli andrà meglio, potrà fregiarsi di un’altra Coppa Italia e addirittura giocarsi la Champions fino alla fine, magari conquistando pure quella.

Domanda: cosa potrebbe fare di più alla guida della Juve, in futuro? Risposta: niente. Okay, se dovesse fallire l’assalto alla Champions gli resterebbe quel piccolo vuoto nella sua bacheca personale, ma sappiamo che una manifestazione del genere si decide in pochissime partite, basta sbagliarne una e sei fuori, anche se sei più forte. Insomma, è tutto da dimostrare che la Juve nella prossima stagione possa fare in Champions più di quanto farà quest’anno.

Semmai, se dovesse decidere di rimanere a Torino, Allegri avrebbe tutto o quasi da perdere. A cominciare dalla considerazione a livello internazionale. Oggi è giustamente stimato ovunque, il suo nome viene avvicinato con insistenza alle panchine dell’Arsenal e addirittura del Barcellona, è dunque considerato un allenatore da top club, uno dei migliori. Del resto il livello dei nostri tecnici è elevatissimo, dopo l’impresa di Ranieri abbiamo Conte e Ancelotti al vertice in Premier e in Bundesliga, è normale che le più prestigiose società europee guardino con interesse all’allenatore che proprio in Italia domina da tre anni. Ma il calcio, si sa, frantuma tutto in fretta, più di quanto si possa immaginare. E se nella prossima stagione la Juve dovesse vivere una stagione non proprio entusiasmante, quanta considerazione perderà il suo tecnico?

Non solo. In estate molte grandi società cambieranno allenatore: certamente il Barcellona, quasi sicuramente l’Arsenal e il Psg, forse perfino il Chelsea. Per Allegri, sono molte le possibilità di trovare un club ricchissimo e ambizioso all'estero. Chissà se in futuro ricapiterà una rivoluzione del genere in Europa.

Messo tutto quanto assieme, è evidente che per Allegri questo è il momento migliore per lasciare la Juve. Per questo ha deciso di andarsene e, salvo impronosticabili ripensamenti, se ne andrà. D’accordo con la società bianconera, ovviamente. Da buoni amici.

@steagresti