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Una rimonta che vale la storia. La Juve si prepara per il Real Madrid, per provare l'impresa. Quanto fatto dalla Roma ieri è una pagina indelebile nel calcio, qualcosa che i bianconeri proveranno a replicare contro l'altra spagnola, al Bernabeu. Una gara difficile, tosta, con un piccolo vantaggio - la possibile emergenza difesa del Real Madrid -, ma con due pesi importanti, l'assenza di Dybala e il 3-0 di partenza. Il muro sembra insormontabile, ma la Juve può ancora sperare? Allegri ha parlato in due momenti diversi, con due sentimenti diversi, ma a pochi giorni di distanza: prima più abbacchiato, poi più volenteroso o speranzoso che sia...

LE PAROLE DOPO LA SCONFITTA - "La Juve dovrà fare quello che ha sempre fatto. La società ha lavorato in maniera straordinaria, cambiando e miscelando un gruppo di calciatori con grande esperienza con alcuni giovani. Mercoledì a Madrid saremo feriti ma non ancora morti. Sarà un'altra grande partita. Poi valuteremo con la società i calciatori da prendere e non prendere.".

LE PAROLE DI IERI - "Dobbiamo giocare la partita come se fosse una gara secca, poi non si può mai dire. Domani non possiamo pensare di ribaltare la partita in 20 minuti. Sono ancora arrabbiato per aver preso il terzo gol. Abbiamo preparato la partita in maniera diversa dalle altre, perché si comincia da un risultato differente che secondo me è stato immeritato".

CRESCITA - Non solo parole di circostanza, ma una crescita di consapevolezza e di voglia a poche ore dalla sfida che può cambiare tutto. La Juve va, senza pensieri, per giocarsi il tutto per tutto, per fare ciò che nessuno ha fatto. Sì, perchè se le rimonte casalinghe - pur rare e spettacolari - sono ricorrenti nella storia, nessuno è mai riuscito a rimontare tre gol in trasferta in un doppio confronto europeo. Un motivo in più per tentare l'impresa.

Nella nostra gallery tutte le rimonte in Champions League, partendo da 3 gol di scarto.